Tutti noi sogniamo il meglio per i nostri bambini, e la prima preoccupazione è che la loro salute non sia pregiudicata dalle numerose malattie che possono colpirli già in tenera età. Di solito quando si parla di artrite si pensa ad un’infermità tipica degli anziani, ma esiste una patologia che colpisce persino i bambini di 6 mesi: quella detta appunto cronica giovanile.
Quali bambini sono più a rischio di contrarre l’artrite?
L’artrite cronica giovanile tende a colpire più le bambine che i bambini, anche se ancora non si sono scoperte le cause recondite che provocano questa patologia. Per quanto concerne i sintomi, il primo di essi è il dolore, che però potrebbe anche essere molto limitato; più preoccupante è invece un altro sintomo di questa artrite: la rigidità ossea, soprattutto nelle prime ore della mattina. Fortunatamente, a differenza dell’artrite degli adulti, quella dei bambini è molto spesso curabile: ben due terzi dei giovani pazienti riesce infatti a guarire.
Le cause dell’artrite giovanile
Purtroppo questa patologia è una delle cosiddette “malattie ad eziologia ignota”, ossia quelle malattie per le quali non si è ancora identificata una causa certa. Numerosi studi hanno però evidenziato come i vari tipi di artrite cronica che colpiscono i giovani abbiano sempre in comune una particolare infiammazione che interessa la membrana sinoviale (quella membrana preposta alla protezione delle articolazioni). Gli scienziati hanno anche ipotizzato che siano dei virus a determinare l’artrite. Alcuni virus avrebbero infatti delle caratteristiche non diverse da quelle delle cellule del corpo umano. Infettando il corpo, essi producono una proliferazione delle cellule di tipo T e B, che a loro volta creano degli anticorpi; tuttavia questi anticorpi, nelle persone colpite da artrite cronica, vanno ad attaccare non solo i virus ma anche le normali proteine del corpo.
Si è inoltre scoperto che i geni hanno una grande responsabilità nella comparsa di questa malattia; ulteriori studi nel campo della genetica potrebbero quindi, quantomeno, permettere di informare ogni persona riguardo la sua predisposizione più o meno alta a contrarre questa infermità.
I vari tipi di artrite cronica giovanile
La scienza medica ha suddiviso l’artrite in base ad una classificazione fondata su un criterio numerico, ovvero sul numero di articolazioni interessate dal male.
Artrite sistemica: il paziente è colpito da una fastidiosa febbre che tende a salire e scendere in diverse fasi della giornata, arrivando a picchi superiori ai 39 gradi. Ovviamente oltre all’alta temperatura compaiono anche notevoli dolori articolari.
In questo caso non siamo di fronte ad un’autentica artrite, essa però tende a comparire successivamente, dopo alcuni mesi o a volte addirittura dopo poche settimane.
Particolare interessante: questa artrite colpisce indifferentemente i bambini e le bambine, senza alcuna distinzione di sesso.
Artrite poliarticolare: è una forma particolarmente diffusa di artrite giovanile (coinvolge infatti il 30% dei bambini colpiti dalla patologia) e interessa numerose articolazioni, addirittura più di cinque. Sono i pazienti di sesso femminile i più colpiti da questa patologia, che causa leggere formi febbrili, calo di tono e diminuzione di appetito. Le articolazioni sono quelle di piccola dimensione e i dolori più forti si avvertono soprattutto nelle prime ore del dì. Ciò rappresenta un problema anche di tipo “logistico”, in quanto la mattina è il momento della giornata in cui il bambino dovrebbe essere più attivo e concentrato nello studio. I dolori alle articolazioni spesso impediscono ai nostri figli di stare attenti in classe e anche di giocare sereni coi loro piccoli compagni durante la ricreazione. Inutile dire che questo tipo di patologia dev’essere seguita con particolare attenzione, pena non solo il peggioramento del rendimento scolastico dei bambini ma anche la loro serenità complessiva.
Artrite pauciarticolare: è l’artrite giovanile più diffusa, colpisce infatti quasi la metà dei bambini affetti da artrite giovanile cronica. Fortunatamente è limitata a poche articolazioni, non più di quattro. I sintomi compaiono prima dei 5 anni di età e si associano ad una uveite, ossia una grave infiammazione degli occhi che in alcuni casi può provocare la cecità completa.
Questo tipo di artrite può essere curato nella maggior parte dei casi, ma la uveite ad essa associata può seguire un decorso decisamente diverso e, in alcuni casi, peggiore.
Le cure migliori per l’artrite cronica giovanile
Come scritto all’inizio dell’articolo, non esiste al momento una terapia sicura che possa portare alla guarigione nel 100% dei casi. Bisognerà quindi limitarsi a delle terapie analgesiche, capaci quindi di ridurre i dolori e controllare le infiammazioni articolari.
Purtroppo questa terapia può portare ad un notevole stress per il bambino in quanto:
– è molto lunga (va seguita per diversi anni)
– è complessa (richiede la presenza di vari specialisti: l’ortopedico, il fisiatra, l’oculista, il reumatologo…)
Fortunatamente in Italia esistono dei centri di cura dedicati proprio ai bambini, specializzati quindi in pediatria e capaci di fornire al piccolo paziente un’assistenza non solo meramente fisica ma anche psicologica; ciò col fine di sostenere il bambino e donargli la fiducia necessaria per affrontare questa cura così complessa ma al tempo stesso così importante per la sua salute.