Burrus di Valerio Sarmati è un romanzo ambientato nell’antica Roma e segue la vita di Sesto Afranio Burro, un potente prefetto del pretorio al servizio dell’imperatore Nerone. La sua vita viene stravolta quando viene colpito da un ictus, una malattia debilitante che lo costringe a confrontarsi con la sua fragilità fisica e mentale. Mentre lotta per riprendersi, Burro deve affrontare non solo le sue sfide personali, ma anche le complesse dinamiche di potere che circondano la corte imperiale, sostenuto e ostacolato dalle persone a lui vicine, come il filosofo Seneca, il medico Teleios, sua moglie Lepida, e i suoi fedeli schiavi Theophilos e Maximus.
Il libro offre ai lettori la possibilità di esplorare la storia su più livelli interpretativi. Ciascun lettore, a seconda della propria esperienza e sensibilità, può trarre un significato diverso dall’opera. Il romanzo può essere goduto come un avvincente racconto storico, come un’approfondita esplorazione delle sfide legate all’ictus e alla guarigione, e infine come un’indagine sul profondo legame tra corpo e mente. Questa molteplicità di letture rende Burrus un’opera straordinariamente ricca e complessa, capace di toccare corde personali in ciascun lettore.
1. Il livello narrativo: il racconto
Al livello più immediato, Burrus è un racconto avvincente e godibile anche per chi non ha mai sentito parlare di ictus. La storia si snoda attraverso le avventure del protagonista in una Roma antica vivida e dettagliata, dove intrighi politici e personali si intrecciano in un affresco vibrante di vita. L’ictus, in questo contesto, può essere visto semplicemente come un elemento che aggiunge complessità e significato alle avventure di Burro, rendendo la sua storia più intensa e coinvolgente.
Burro, colpito improvvisamente da un ictus durante una riunione con l’imperatore Nerone, viene abbandonato nel momento di massima vulnerabilità. È probabile che Poppea, la potente consorte dell’imperatore, sia la mente dietro l’avvelenamento che lo porta alla malattia, desiderosa di allontanare la sua influenza su Nerone e consolidare il suo potere. La perdita della sua posizione di prestigio politico e militare costringe Burro a un doloroso viaggio di riconquista della sua vecchia vita, del suo corpo e della sua identità.
2. La malattia e la cura: un approfondimento esperienziale
Le sfide fisiche e psicologiche che il protagonista affronta offrono un punto di vista intimo e realistico sulla malattia, consentendo a chi ha vissuto esperienze simili di confrontarsi con le proprie emozioni e quelle degli altri. Questo livello di lettura permette di comprendere meglio i punti di vista dei diversi membri della famiglia e del personale medico coinvolti nel processo di guarigione, arricchendo la comprensione delle dinamiche familiari e sanitarie.
Questo livello include anche un’allegoria del sistema sanitario moderno e delle dinamiche familiari. I personaggi intorno a Burro, come il medico Gaius e la moglie Lepida, rappresentano le varie sfaccettature del sostegno sanitario e familiare. Le loro interazioni illustrano le difficoltà di comunicazione, le tensioni emotive e i conflitti che emergono quando una famiglia è confrontata con una malattia grave, riflettendo sfide che molti lettori possono riconoscere nella vita contemporanea.
Dopo l’ictus, Burro si trova a dover affrontare la profezia di un aurispice misterioso che gli preannuncia: “Potrai ritrovare te stesso solo quando indosserai la corona.” Questa enigmatica previsione diventa il motore che spinge il protagonista a lottare per recuperare non solo il suo status, ma anche il controllo sul proprio destino. Determinato a vendicarsi di chi lo ha tradito, Burro si impegna a riconquistare il suo posto nella società e nel mondo militare.
Tuttavia, il percorso di guarigione di Burro è complicato dalle insidie della politica e dai potenziali tradimenti, anche da parte di coloro che considera amici. La sua posizione di prestigio lo pone al centro di una rete di alleanze e rivalità, costringendolo a muoversi con cautela per evitare complotti che potrebbero distruggerlo definitivamente. In questo contesto, la sua esperienza di cura è sorprendentemente simile a quella dei pazienti moderni. Affidandosi agli specialisti dell’epoca, Burro scopre che i metodi di trattamento, sebbene diversi nei dettagli, condividono le stesse complessità emotive e logistiche che caratterizzano il sistema sanitario di oggi.
Questa parte del romanzo crea un legame tra passato e presente, consentendo a medici, fisioterapisti, pazienti e familiari di identificarsi con le vicende di Burro. La lotta per il recupero e la gestione delle relazioni personali e professionali diventa un tema universale, mostrando che, sebbene i tempi cambino, le sfide umane restano costanti.
3. La guarigione interiore: corpo-mente
Il livello più profondo di Burrus esplora il concetto di guarigione come un processo che va oltre il semplice recupero fisico. Il Prefetto impara a riconoscere l’importanza del movimento e della sua mente, scoprendo che la vera guarigione comporta una trasformazione interiore. La sua esperienza diventa un simbolo del potenziale di crescita che può emergere da una crisi personale. Attraverso la sua lotta, Burro si avvicina a una comprensione più profonda di sé stesso e del suo posto nel mondo, esplorando i legami tra corpo e mente. Questo strato del romanzo invita i lettori a riflettere su come le difficoltà possano portare a una maggiore consapevolezza e accettazione, incoraggiandoli a esplorare i loro limiti e il loro potenziale oltre che a centrare l’attenzione sugli elementi più rilevanti dell’esistenza.
Dopo la confusione iniziale causata dall’eterogeneità delle cure proposte — alcune in apparente contraddizione tra loro — Burro comincia a prendere il controllo del suo percorso di guarigione. Inizia a essere il protagonista attivo della sua ripresa, assorbendo gli elementi di cura più funzionali, anche se all’apparenza meno intuitivi. Burro si rende conto dell’importanza della percezione del corpo e del potere dei ricordi, e si trova a lottare interiormente tra il desiderio di tornare ad essere com’era prima e la necessità di costruire qualcosa di nuovo.
Mentre Burro affronta queste sfide personali, emergono anche quelle dei professionisti sanitari che lo circondano. Non tutti agiscono in buona fede, e le loro motivazioni spesso si intrecciano con le proprie ambizioni personali e le dinamiche di potere della corte. Allo stesso tempo, i cari di Burro giocano un ruolo fondamentale nel suo percorso di guarigione. Il loro sostegno e comportamento sono essenziali per evitare che Burro sprofondi in un baratro di disperazione. Questi aspetti del romanzo risuonano con i lettori moderni, mostrando come le dinamiche di cura e supporto siano universali e senza tempo.
In conclusione, Burrus è un romanzo che offre molto più di un’avventura storica. È un viaggio attraverso i vari aspetti della malattia e della guarigione, una riflessione sulla fragilità e la resilienza umana. È un invito a esplorare i profondi legami tra corpo e mente, e ogni lettore può trovare in questa storia un significato personale, arricchendo la propria comprensione del mondo e di sé stesso.