Per “esercizio terapeutico” si intende l’insieme dei movimenti e delle pratiche compiute da uno specialista su un paziente, con l’obiettivo di migliorare alcune funzioni perse, prevenirne altre e ottimizzare lo stato di salute e benessere.
Tale concetto – definito anche come Med Exercise Therapy – nasce negli anni ’60 nelle scuole di Terapia Manuale. L’esercizio terapeutico era considerato come una disciplina, in grado di istruire i pazienti in materia e permettendogli di apprendere autonomamente dei percorsi di cura volti al miglioramento della propria fisicità o dell’equilibrio, senza compromettere la propria salute.
COMPONENTI FONDAMENTALI DELL’ESERCIZIO TERAPEUTICO
L’esercizio terapeutico comprende differenti pratiche, tutte accomunate da 5 elementi che si presentano con maggiore o minore frequenza a seconda dell’obiettivo stabilito tra lo specialista e il paziente:
– Forza
– Coordinazione
– Mobilità
– Resistenza
– Velocità
Ogni paziente ha una cartella clinica e degli obiettivi da raggiungere che portano lo specialista a scegliere, in base alla specificità, su quale componente dedicarsi di più e quali altre tenere più marginali.
COME SCEGLIERE L’ESERCIZIO TERAPEUTICO PIÚ ADATTO?
Come abbiamo già detto in precedenza, l’esercizio terapeutico è un insieme di pratiche e movimenti specifici per il singolo paziente, a seconda delle proprie necessità e delle proprie caratteristiche fisiche.
La vera domanda allora è: Come faccio a scegliere l’esercizio terapeutico più adatto a me?
Per scegliere il percorso di terapia più adatto è necessario rivolgersi ad uno specialista che, analizzando la singola situazione, sceglie gli esercizi più giusti.
Ci sono vari step da seguire nel percorso di scelta del piano terapeutico più adatto e nel successivo periodo di azione:
– Identificare i propri obiettivi. Per prima cosa bisogna definire dove si vuole arrivare e qual è il proprio scopo.
– Calcolo del peso e dei tempi di resistenza del paziente. È molto importante non forzare troppo il paziente nei movimenti, ma analizzare sempre prima la situazione di partenza. Due elementi fondamentali di giudizio sono il peso della persona e i suoi tempi di resistenza, questo perché ogni esercizio ha dei tempi e dei pesi differenti che non possono essere sostenuti da tutti alla stessa maniera.
– Riscaldamento. Fondamentale prima di iniziare qualsiasi percorso di terapia prevedere degli esercizi specifici: questa fase prende il nome di “riscaldamento”. I nostri muscoli hanno sempre bisogno di essere riscaldati, idratati e mobilitati prima di iniziare.
– Esecuzione dell’esercizio. Se si è alle prime armi è molto importante – nonché consigliato – farsi seguire da uno specialista che conosca bene il corpo umano e il suo funzionamento, evitando di rendere un percorso che dev’essere di cura e terapia come uno stress corporale.
– Stretching finale. Come il riscaldamento iniziale anche lo stretching finale è fondamentale per il paziente. Dopo differenti esercizi a cui il nostro è stato sottoposto, è importante eseguire la fase di “defaticamento” sia per rilassare i muscoli tesi, che per evitare futuri dolori.
Recati nel nostro Centro, ci trovi in Via Aurelia, 429 a Roma. I nostri specialisti ti accompagneranno nella scelta degli esercizi più adatti a te e sapranno seguirti durante tutto il tuo percorso di cura.
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