Delle varie problematiche che una donna può dover affrontare nel corso della vita, i problemi al pavimento pelvico sono fra i più imbarazzanti. È però fondamentale superare questi imbarazzi e comprendere che non esistono malattie di cui non si può o non si deve parlare. Nell’articolo cercheremo di muovere un primo passo in questa direzione, parlando apertamente e chiaramente di un problema poco conosciuto al grande pubblico, ma al tempo stesso più comune di quanto si creda.
Iniziamo indicando esattamente dove si trova il pavimento pelvico.
Esso corrisponde alla zona genito-urinaria-anale ed è formato dal tessuto connettivo e muscolare. Ma qual è l’utilità del pavimento pelvico? Nonostante il nome “umile”, il pavimento pelvico coadiuva la funzione urinaria e fecale, ma anche le (più piacevoli) sessuale e riproduttiva. Esso è inoltre responsabile della statica pelvica, e della biomeccanica del cingolo pelvico.
Il termine “pavimento” è quindi sicuramente adeguato, in quanto questo tessuto si trova “alla base” di tutto, è il pavimento di una parte importantissima del nostro corpo, ossia quella che espelle i rifiuti e che crea l’atto sessuale e la riproduzione.
Quali problemi può creare un pavimento pelvico malato?
Le disfunzioni del pavimento pelvico possono creare molti problemi, tanti quante sono le sue funzioni nel corpo umano.
La prima disfunzione, quasi ovvia, è l’incontinenza urinaria: un danneggiamento al pavimento pelvico comporta delle difficoltà nella minzione ed una perdita di urina nei momenti più inaspettati, con evidenti imbarazzanti conseguenze.
La seconda disfunzione è fisicamente ancora più importante: un vero e proprio prolasso genitale, quasi sempre curabile solo per via chirurgica.
Una terza disfunzione riguarda la sfera sessuale: la dispareunia (forte dolore durante i rapporti sessuali) e il vaginismo sono due tipicamente associati al pavimento pelvico e possono rendere il rapporto di coppia più difficile, se non addirittura incrinarlo.
La difficoltà di parlare di un problema imbarazzante
Rispetto ad altri problemi medici, quelli relativi al pavimento pelvico provocano spesso imbarazzo e creano notevoli difficoltà a chi ne soffre, che non riesce a parlarne liberamente. È quindi in innanzitutto fondamentale vincere i propri imbarazzi e le proprie paure: il pavimento pelvico è una parte del corpo come le altre ed è necessario poterne parlare liberamente col proprio medico curante, il quale sicuramente saprà consigliarci al meglio per risolvere questa problematica.
Va anche ricordato che questo problema è più diffuso di quanto si pensi, solo che se ne parla poco, troppo poco.
Come risolvere i problemi al pavimento pelvico? Mai provato la riabilitazione?
Non tutti lo sanno, ma ben 7 donne su 10 riescono a risolvere il problema del pavimento pelvico grazie ad una ginnastica, una sorta di riabilitazione dei muscoli del pavimento stesso. Tale riabilitazione prende il nome di ginnastica pelvica di Kegel. Questa particolare ginnastica è stata ideata dal ginecologo americano Arnold Kegel, inventore anche del manometro che porta il suo nome. Nel corso dei suoi studi Kegel osservò che il pavimento pelvico delle sue pazienti spesso si indeboliva in seguito ad uno o più parti. Per comprendere l’entità dell’indebolimento, Kegel creò un particolare manometro. Tale strumento era una sorta di manicotto chiuso, inserito nella vagina della paziente, la quale veniva invitata a contrarre al massimo la muscolatura pelvica. La variazione di pressione misurata nel manicotto faceva comprendere con rapidità e chiarezza la situazione muscolare nella zona delle pelvi. Al giorno d’oggi il manometro di Kegel è stato sostituito dal più preciso elettromiografo perineale, che funziona con la misurazione dell’attività elettrica dei muscoli del pavimento pelvico.
La ginnastica pelvica di Kegel in dettaglio
Gli esercizi di Kegel vanno eseguiti seguendo un preciso procedimento.
Esso inizia con lo svuotamento completo della vescica.
Successivamente la paziente dovrà stringere i muscoli del pavimento pelvico e dovrà mantenere tale contrazione per cinque secondi circa.
Alla tensione muscolare seguirà un rilassamento totale, della durata di dieci secondi.
L’esercizio di contrazione e rilassamento deve essere ripetuto dieci volte di seguito,
tre volte al giorno, alla mattina, nel pomeriggio ed alla sera.
Uno dei maggiori vantaggi degli esercizi di Kegel è che si possono effettuare ovunque ed in qualsiasi momento, anche se risulta più rilassante e produttivo effettuarli nella tranquillità casalinga.
Diversi studi medici hanno riscontrato che effettuare la ginnastica di Kegel per circa un mese apporta dei notevoli miglioramenti.
Non vai infine dimenticato un vantaggio “nascosto” di questi esercizi: le contrazioni continue della vagina apportano un miglioramento della sensibilità vaginale, la quale a sua volta contribuisce a rapporti sessuali più appaganti.
Concludendo, se anche voi soffrire di problemi al pavimento pelvico, non esitate e chiedete al vostro medico curante maggiori informazioni sulla ginnastica di Kegel, un metodo semplice ed efficace per migliorare il vostro benessere e, perché no, la vostra vita sessuale!