Le tecniche terapeutiche per risolvere i problemi infiammatori migliorano di anno in anno. Fra le più conosciute ci sono ovviamente la crioterapia (terapia del freddo) e la ultrasuonoterapia (terapia delle onde chiamate “ultrasuoni”). Esiste però una terapia ancora più innovativa, che unisce insieme i benefici del freddo e degli ultrasuoni, si chiama crioultrasuonoterapia.
Cos’è la crioultrasuonoterapia?
La crioultrasuonoterapia è un tipo di terapia che si basa sull’utilizzo di ultrasuoni a freddo. Pare abbia notevole efficacia per il trattamento di stati infiammatori e dolorosi del corpo. Se gli ultrasuoni hanno un grande effetto anti infiammatorio, la crioterapia coadiuva la cura con la sua tipica azione analgesica. Accoppiare queste due cure può portare a risultati migliori e più rapidi rispetto all’applicazione di solo una di esse.
Breve storia della crioultrasuonoterapia
La crioultrasuonoterapia ha riscontrato i primi successi nell’ambito sportivo, dove una riabilitazione rapida ed efficace è fondamentale per la salute di un campione. Il vantaggio dei crioultrasuoni consta nella possibilità di curare sia un problema fisico recente, sia un’infiammazione meno recente, ma non per questo meno fastidiosa e invalidante. Dopo i primi risultati positivi la crioultrasuonoterapia si è fatta strada anche nel mondo della riabilitazione “tradizionale”, dove le tecniche sono normalmente più “conservative”. Sono ormai dieci anni che questa terapia è utilizzata in tutti i campi terapeutici, con risultati sempre più soddisfacenti.
Come funziona esattamente la crioultrasuonoterapia?
I benefici di carattere antinfiammatorio, antiedemigeno e antidolorifico nascono da molti fattori differenti. Innanzitutto il fattore termico: grazie all’aumento della temperatura (che è provocato dagli ultrasuoni) sarà favorita una maggiore vascolarizzazione e verranno distrutte quelle molecole che causano la fastidiosa infiammazione. Va notato che l’innalzamento di temperatura è riscontrabile solo superficialmente: la muscolatura viene liberata dal sangue, creando così una naturale azione emostatica (ossia la perdita di sangue si interrompe). Anche il freddo ha la sua grande utilità, in quanto è responsabile di una rapidissima vasocostrizione, seguita da una vasodilatazione. Il risultato è un effetto analgesico, capace inoltre di risolvere le contratture, anche le più fastidiose.
Va poi ricordato il fattore chimico: l’azione degli ultrasuoni favorisce particolarmente la distruzione di tutti quei metaboliti tossici a cui vanno ascritte le infiammazioni. Se si coadiuva questa azione chimica applicando una pomata antinfiammatoria, essa verrà valorizzata nel suo compito in quanto penetrerà più in profondità nei tessuti.
Ultimo fattore è quello detto “meccanico”: le cellule del tessuto da curare vengono fatte vibrare grazie all’azione degli ultrasuoni. Questo “massaggio micronizzato” penetra in profondità con un’azione lenitiva di notevole intensità.
I dettagli tecnici dei crioultrasioni
Per chi fosse interessato alle specifiche tecniche (che hanno comunque la loro importanza!), la macchina dei crioultrasuoni possiede normalmente una sola testa di trattamento, la quale eroga un’onda ultrasonica di 1 MHz. La potenza effettiva è variabile, in quanto può raggiungere anche 3 Watt/cm2, a seconda del bisogno. La temperatura raggiungibile può scendere fino a –5 °C; temperature inferiori potrebbero arrecare danni o comunque fastidio al paziente sotto cura.
Un vantaggio davvero unico della crioultrasuonoterapia è la collaborazione di due cure differenti, il che risolve le classiche controindicazioni dell’uso degli ultrasuoni in traumi acuti e sub acuti, oppure in condizioni infiammatorie acute e sub acute.
La parte del macchinario che entra a contatto con la lesione è la testa dell’ultrasuono. Una volta attivata, essa provoca una vasocostrizione dermica, a cui segue una intensa vasodilatazione. Ciò avviene in superficie, ma in profondità entrano in azione altre meccaniche: una diminuzione circolatoria (ossia un processo di emostasi) che aumenta l’azione curativa dell’apparecchio medicale.
Quando utilizzare la crioultrasuonoterapia?
La crioultrasuonoterapia è indicatissima in tutti i casi di traumi muscolo-tendinei (sia causati da infortuni sportivi che da incidenti domestici o all’aria aperta). Ma l’utilità di questa terapia non si esaurisce nel rimettere in forma le persone più o meno sportive. Anche gli stati infiammatori, sia acuti, sia sub acuti, possono essere ridotti efficacemente dall’azione sinergica del freddo e degli ultrasuoni. Nei casi in cui ci sia una riacutizzazione di un quadro flogistico cronico, sia articolare che muscolare o tendineo, l’azione della crioultrasuonoterapia dà il suo meglio!
Ma in pratica, quando va usata la crioultrasuonoterapia? Sicuramente va utilizzata nel caso di tendiniti, borsiti, così come se si soffre a causa di fasi infiammatorie acute e sub-acute di particolari patologie degenerative. Va inoltre usate per le lesioni muscolo-tendinee e quelle legamentose, legate a degli incidenti recenti così come in caso di edemi post-traumatici,
Controindicazioni della crioultrasuonoterapia
La descrizione finora fornita della crioultrasuonoterapia potrebbe far pensare che si tratti di una sorta di panacea per tutti i mali, contratture, infiammazioni o lesioni che siano. In realtà il trattamento del macchinario non è adatto a quei pazienti che soffrono di osteoporosi o di emorragie importanti. Allo stesso modo è sconsigliata se il paziente ha all’interno del corpo del materiale metallico (posto in sede per ragioni mediche). Anche i pazienti più anziani dovrebbero fare attenzione all’uso della crioultrasuonoterapia, poiché essa è controindicata nei casi di vene varicose, tromboflebite, presenza di pace-maker, arteriopatia obliterante.
La terapia è inoltre sconsigliata se si soffre di tumori. Le donne incinta, i bambini e gli adolescenti dovrebbero evitare questo tipo di cura, anche se per ragioni diverse da quelle degli anziani. Inoltre la terapia non è consigliata per i malati di sindrome di Raynaud (una malattia fortunatamente rara che interessa i vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore al resto dell’organismo e che provoca vasospasmi, ovvero pericolosi restringimenti dei vasi sanguigni).
Concludendo, prima di effettuare un trattamento di crioultrasuonoterapia è consigliabile sentire l’opinione del nostro medico curante. Egli, ben consapevole delle nostre caratteristiche e della nostra cartella clinica, saprà aiutarci nello scegliere la terapia più adatta per ritornare al più presto in piena forma!