La riabilitazione con infrarossi è una tecnica di fisioterapia, sempre più apprezzata in quanto efficace e priva di effetti collaterali. In particolare, è molto diffusa per contrastare dolori muscolari e contratture, oltre che per preparare il muscolo a massaggi e trattamenti di fisioterapia. E’ bene, infatti, associare all’infrarossoterapia una terapia fisioterapica.
Che cosa sono i raggi infrarossi
Si tratta di onde elettromagnetiche non visibili a occhio nudo, a bassa frequenza e con un forte potere termico, ossia capaci di emettere calore.
Oltre che nel campo della medicina riabilitativa, l’infrarosso è sempre più utilizzato anche in campo estetico per favorire l’elasticità della pelle.
Gli effetti dell’infrarossoterapia Il primo beneficio dell’infrarossoterapia è quello di essere in grado di scaldare in profondità la zona irradiata, permettendo una maggiore circolazione sanguigna locale e una conseguente migliore ossigenazione dei tessuti, che facilita la rigenerazione tessutale.
Inoltre, le irradiazioni sono in grado di agire sulle terminazioni nervose con effetto analgesico, rilassando i muscoli e riducendo gli stati dolorosi.
Quando ricorrere all’infrarossoterapia
L’infrarossoterapia è perlopiù indicata per curare dolori cervicali, artrosi e contratture muscolari, torcicollo, lombalgia, reumatismi. Inoltre questo tipo di terapia, riducendo contratture e stati dolorosi, prepara le zone da trattare per i paralleli trattamenti terapeutici seguiti dal fisioterapista.
Questo tipo di raggi è innocuo – salvo prendere alcune precauzioni per chi soffre di cardiopatia – e può essere utilizzato con sicurezza in tutte le situazioni che necessitano di un riscaldamento muscolare o articolare.