La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa della riabilitazione di pazienti che, in seguito ad un ictus, incidente o a causa di cause congenite, presentano difficoltà motorie e disfunzioni di vario tipo. Sebbene essa abbia caratteristiche simili alla ginnastica “dolce” (e non presenti quindi alcun rischio per la salute dei pazienti) è pur vero che può risultare difficoltosa per pazienti con problemi di peso o con particolari difficoltà motorie. In questo caso risulta sicuramente più produttivo che il paziente si sottoponga a delle sedute di idrokinesiterapia, ossia una “fisioterapia in acqua”.
Come sappiamo la parola greca “idros” indica appunto l’acqua, un liquido indispensabile alla vita ma anche utile nella terapia, ciò per moltissime ragioni.
Innanzitutto per la diminuzione del peso corporeo durante l’esecuzione degli esercizi: il corpo umano, se immerso in acqua fino alle spalle, arriva a perdere fino al 90% del suo peso. Il paziente si troverà quindi a fluttuare liberamente in un ambiente silenzioso e rilassante. Le persone sovrappeso, con difficoltà motorie gravi, di colpo saranno libere di muovere il proprio corpo in modo armonioso, senza timore di sovraccaricare un ginocchio od una caviglia nel momento in cui appoggeranno tutto il loro peso su una singola gamba. Pensate solo a questo dettaglio: una persona obesa di 120 kili che si muova nell’acqua di una piscina arriverà a pesare sì e no 15 kili. I muscoli, i legamenti, le giunture del corpo saranno impegnati al minimo nel sostenere il corpo e tutta l’attenzione del paziente potrà essere dedicata all’esecuzione accurata degli esercizi proposti dal terapista.
L’idrokinesiterapia prima di un intervento
Oltre al classico utilizzo riabilitativo, l’idrokinesiterapia risulta molto utile per la preparazione ad un delicato intervento alle articolazioni. Pensiamo ad esempio ad un’operazione “classica”: quella ai legamenti crociati del ginocchio; oppure all’impianto di una protesi… l’idrokinesiterapia permette che il paziente arrivi all’intervento rilassato e con il corpo predisposto all’operazione stessa.
I vari benefici della idrokinesiterapia
Ma quali sono esattamente i benefici di questa pratica acquatica? Se non avete tempo di leggere tutto l’articolo, li abbiamo riassunti brevemente qui:
• controllo del dolore
• facilitazione nella mobilizzazione passiva
• maggior movimento con sforzo minore
• notevoli bene?ci di tipo psico-?sico
• effetto miorilassante
• facilità nella deambulazione
• miglior reclutamento muscolare
• riduzione dei tempi di recupero nella riabilitazione
Il trattamento idrokinesioterapico in dettaglio e il vantaggio dell’acqua termale
A differenza della ginnastica in acqua, finalizzata al potenziamento muscolare tramite il maggiore sforzo di muovere braccia e gamba attraverso un liquido, l’idrokinesiterapia utilizza l’acqua in modo contrario: sfrutta il minor peso corporeo per rendere i movimenti più lenti, misurati e leggeri, affrontabili quindi anche da persone con articolazioni compromesse.
Un trattamento di idrokinesiterapia dura circa 50 minuti (per la precisione, dai 40 ai 60 minuti).
La differenza di durata dei trattamenti è determinata dal tipo di infortunio e va sicuramente decisa dal fisioterapista che seguirà il paziente. Quando al beneficio della idrokinesiterapia si associa quello dell’acqua termale, si creerà una sinergia particolarmente benefica per il paziente. Fra i vari vantaggi ricordiamo:
- riduzione del dolore
- riduzione delle dolorose contratture muscolari
- potenziamento muscolare
- rieducazione alla funzionalità dei movimenti volontari
- aumento della coordinazione e dell’equilibrio corporeo
Ma come agisce esattamente il trattamento acquatico? Dovete sapere che immergendo il corpo del paziente in una calda acqua termale si crea un effetto termoterapico che riduce la contrattura muscolare ed i vari dolori grazie all’influenza positiva sui ricettori cutanei. Si crea inoltre una vasodilatazione, sia a livello muscolare che cutaneo, grazie alla quale il metabolismo cellulare e l’ossigenazione vengono notevolmente migliorati.
Un altro classico utilizzo della idrokinesiterapia è quello per la rieducazione alla deambulazione. Come sappiamo, il corpo del paziente infortunato è particolarmente delicato; prendiamo il ginocchio: un legamento crociato compromesso impedisce di utilizzare la giuntura in modo appropriato. Fuori dall’acqua qualsiasi movimento che interessasse l’area potrebbe rivelarsi controproducente, ma grazie alla spinta di galleggiamento che viene esercitata dal liquido è possibile allenare il ginocchio in acqua: l’articolazione non dovrà subire un carico eccessivo e la si potrà “allenare” in tutta sicurezza.
Per i pazienti che soffrono di problemi in determinate zone del corpo a causa di tumefazioni ed edemi, la pressione idrostatica risulterà particolarmente utile per il drenaggio, favorendo un rapido miglioramento.
Inoltre, al di là dei vantaggi propriamente terapeutici, l’immersione in acqua, meglio se termale, può essere utile per chi pratica ginnastica propriocettiva, il cui obiettivo è di ritrovare una buona coordinazione fra corpo e mente. Ogni movimento eseguito in acqua risulta più morbido ed armonioso, ed è il liquido stesso ad assistere nella percezione dei propri arti e del proprio corpo.