La lussazione del gomito è un evento che ha un’incidenza piuttosto alta soprattutto nel caso di cadute. Accade infatti molto spesso che per difendersi da eventuali danni si appoggi a terra il palmo della mano con il gomito leggermente piegato e ciò provoca la “rottura” più o meno grave dei legamenti dell’articolazione. Le estremità di radio, ulna e omero si spostano impedendo ogni tipo di movimento e provocando un dolore intenso.
La lussazione deve essere ridotta riportando nella loro sede naturale i tre capi ossei e ciò può essere fatto manualmente o con un intervento in caso di complicanze. L’articolazione deve poi essere immobilizzata per un periodo di qualche settimana.
La riabilitazione
Al momento della rimozione del gesso o del tutore si registrano rigidità e limitazione dei movimenti, in particolare l’estensione e il piegamento del braccio sono molto dolorosi e a volte si assiste all’assoluta immobilità dell’arto. Anche i muscoli risentono pesantemente del periodo dell’ingessatura, risultano indeboliti e devono essere potenziati.
La riabilitazione per la lussazione del gomito è quindi assolutamente necessaria per riacquistare pienamente la scioltezza dei movimenti.
E’ importate sapere che il trattamento post traumatico deve seguire un protocollo preciso perché esercizi errati possono portare a una deformazione dell’articolazione che potrà essere corretta solo con un intervento.
La fisioterapia per la lussazione del gomito
Cercare di eseguire la riabilitazione da soli non è indicato perché al minimo dolore si tende a interrompere l’esercizio, bisogna quindi affidarsi a fisioterapisti esperti che sappiano trattare il problema con la dovuta professionalità.
I trattamenti durano indicativamente da quattro a dieci settimane e possono avvenire con l’ausilio di macchine o solo con l’esercizio fisico.
Di norma il recupero è completo, ma occorre ricordare che il problema può ripresentarsi in futuro e perciò è bene potenziare muscolatura e legamenti per evitare recidive.