Tra le soluzioni più efficaci per raggiungere il pieno recupero funzionale del menisco in seguito a lesioni di varia natura, i maggiori esperti nel campo dell’ortopedia raccomandano al paziente di intraprendere prontamente percorsi di riabilitazione, meglio se calibrati sulle caratteristiche particolari del soggetto e sulla sua storia clinica, personalizzabili, così da permettere agevolmente un decorso completamente positivo in tempi brevi.
Le possibilità che si offrono al paziente sono fondamentalmente di due tipi: la terapia conservativa (utile soprattutto a contrastare l’irrigidimento della parte lesa in riferimento a traumi e lesioni di ridotta gravità) e la fisioterapia post-operatoria, di impatto sicuramente più elevato.
Soprattutto in quest’ultimo caso, la riabilitazione del menisco mediante fisioterapia è di fondamentale importanza, non soltanto per il recupero di mobilità e deambulazione corrette, ma per raggiungere velocemente standard accettabili nell’estensione e nella flessione del ginocchio, immediatamente necessari al miglioramento della qualità della vita del paziente e, soprattutto, per il rientro a regime nel caso di attività sportiva da parte dell’atleta (professionista e non).
Il percorso di riabilitazione del menisco e in seguito a lesioni del legamento crociato è generalmente articolabile in fasi distinte e consequenziali che consentano, mediante controllo medico ed esercizio continuo, il graduale ritorno dei livelli di trofismo muscolare pre-lesione, sia in sede attiva che passiva, favorendo la normale deambulazione ed il reintegro della forza muscolare.
In entrambi i casi, sia che si proceda in via conservativa sia che si intervenga in fase post-chirurgica, unitamente all’operato professionale del fisioterapista è raccomandabile seguire alcuni semplici accorgimenti che aiuteranno il paziente ad alleviare alcuni inevitabili fastidi, specie nella prima fase di controllo del dolore e del gonfiore della zona lesionata. Per esempio avendo cura di applicarvi del ghiaccio fino a sei volte al giorno in fase iniziale e dopo ogni seduta di esercizi, durante l’intero corso del trattamento fisioterapico. Da tenere sempre presente che il ghiaccio va tenuto per non più di 20 minuti per ogni applicazione.