Lo scheletro è l’apparato che sostiene tutto il peso del corpo quando è a riposo e durante lo svolgimento dei movimenti; in particolar modosono le articolazioni che sostengono lo sforzo maggiore e tra queste il ginocchio è particolarmente soggetto a movimenti, torsioni, tensioni e flessioni. A protezione delle articolazioni è presente uno strato cartilagineo che ammorbidisce l’attrito tra le ossa, nel caso del ginocchio tra la rotula e il femore, così che lo scorrimento sia fluido e indolore.
Può però capitare in situazioni particolari che la cartilagine si deteriori facendo sì che le ossa “grattino” tra loro provocando infiammazioni e dolore; si parla in questo caso di condropatia rotulea.
Perché si sviluppa uno stato di condropatia e quali sintomi si manifestano?
Le cause del disturbo sono da ricercarsi prevalentemente nel sovrallenamento sportivo. Un eccessivo sovraccarico funzionale può debilitare l’articolazione e indurre un’infiammazione che causa il malfunzionamento della cartilagine; in alcuni casi è anche un difetto posturale a provocarne l’insorgenza, piccoli movimenti errati e mai corretti (specialmente in ambito sportivo) a lungo andare possono essere deleteri per un’articolazione così delicata; è comunque bene tenere presente che anche un sedentario in sovrappeso non è immune dalla condropatia.
L’infiammazione può avere 3 gradi di gravità: il primo grado prevede un semplice rammollimento della cartilagine, la quale non riesce più a sostenere la pressione ossea come dovrebbe; il secondo è caratterizzato da fissurazioni localizzate o diffuse che causano un certo attrito tra le ossa; nel terzo invece vi è una vera e propria perdita di cartilagine con esposizione ossea. Quando è poi in corso un serio stato degenerativo dei tessuti si parla di condromacia.
Specialmente i corridori sono soggetti a soffrire di condropatia e capita che osservino, oltre al dolore più o meno localizzato e sia al movimento che a riposo, anche un gonfiore e un caratteristico scricchiolio nell’atto di piegarsi sulle ginocchia e rialzarsi.
Cosa fare in caso di condropatia rotulea?
Intervento comune a tutti gli stadi di gravità della patologia è il riposo, in alcuni casi anche assoluto, per un periodo di tempo più o meno lungo. Durante il periodo di stasi il paziente si dovrebbe sottoporre a sedute di tecarterapia, magnetoterapia, crioterapia e fisioterapia. Quest’ultima tende a rafforzare il quadricipite nel modo corretto, così che possa tornare a sostenere adeguatamente la rotula, che in alcuni casi tende a decentrarsi e a spostarsi verso l’esterno. Gli esercizi consigliati possono essere praticati in studio, con il supporto dello specialista o a casa, dopo aver imparato i movimenti corretti e consistono nello stretching, nello squot e in alcuni casi nella cyclette o il nuoto.
Anche vestire un tutore può rivelarsi un aiuto fondamentale per tenere la rotula centrata sul femore e la tibia mentre per quanto riguarda il dolore, questo può essere attenuato con delle infiltrazioni di acido ialuronico.
Come sempre il recupero della funzionalità di un’articolazione non è immediato, per tornare alle attività quotidiane sono sufficienti nella maggiorparte dei casi 15 giorni, ma per poter praticare nuovamente il proprio sport preferito è quasi sempre necessario aspettare almeno 2 mesi.
Nei casi più complessi i medici possono consigliare l’intervento chirurgico. Queste evenienze sono piuttosto rare e coinvolgono per lo più i pazienti che presentano una lussazione della rotula; in questi casi, mediante artroscopia, vengono valutati tutti i legamenti circostanti la rotula e si lavora affinché questa recuperi la posizione originaria.
Fortunatamente la tecnica artroscopica, che permette di operare con un’incisione di pochi millimetri, fa sì che il recupero sia piuttosto rapido, infatti una buona riabilitazione che preveda esercizi e stretching adeguati permettono al paziente di tornare in un tempo relativamente breve a dedicarsi alla corsa o al ciclismo, magari evitando il sovrallenamento, scegliendo accuratamente i terreni su cui correre e facendo attenzione che le calzature indossate siano le più adatte al tipo di sport praticato.