Nonostante il nome che ricondurrebbe alla presenza di una massa tumorale, il neuroma di Morton (NM) non è una patologia grave, anche se senza dubbio provoca dolori e fastidi che è necessario risolvere nel minor tempo possibile.
Il dolore accusato da chi ne soffre infatti procede con un’ingravescenza sempre crescente, passando da un semplice formicolio e senso di bruciore alle dita, per arrivare a un intenso dolore alla punta del piede che impedisce anche semplicemente di caricare il peso necessario a camminare.
Chi ne soffre e a cosa è dovuto?
Sembra che i soggetti più predisposti a sviluppare il neuroma di Morton siano le donne, troppo spesso abituate a indossare scarpe con i tacchi o molto strette in punta, alcuni sportivi, in particolare coloro che fanno della corsa un’importante abitudine quotidiana o soggetti che soffrono di piccole deformità del piede, come ad esempio le dita a martello.
Non è ancora chiaro a cosa sia dovuto esattamente il dolore accusato, ma sicuramente viene coinvolto un nervo che dal legamento metatarsiale si irradia verso lo spazio presente tra il 3° e il 4° dito (nell’80% dei casi; mentre più raramente, il 15% delle volte, il dolore si concentra tra l’anulare e il mignolo).
Alcuni medici teorizzano un aumento di volume del nervo che viene circondato da tessuto cicatriziale a causa di uno scorretto sfregamento con la struttura ossea circostante, mentre altri suppongono si tratti di un’ischemia, cioè della mancata irrorazione sanguigna attorno al nervo, o di un intrappolamento a causa di un ostacolo irremovibile. È anche possibile che si tratti invece dell’infiammazione di una borsa sierosa deputata a proteggere il nervo da eccessivi sfregamenti con i tessuti adiacenti.
Quali sono le terapie intraprese per permettere la remissione del dolore?
Qualsiasi sia la causa che provoca il dolore acuto sotto le dita del piede, tutti gli specialisti concordano nel tentare inizialmente una terapia conservativa; questa consiste nel cambiare il tipo di calzatura indossata, prediligendo scarpe contenitive del piede e prive di tacchi alti, e nell’utilizzare un plantareche, costruito dopo una visita pedobarometrica sul piede specifico, possa compensare i difetti di postura che hanno presumibilmente influito nello sviluppo del problema. Spesso viene anche consigliata una fisioterapia adatta, da praticarsi sotto il controllo di uno specialista. Sottoporsi alla fisioterapia in caso di neuroma di Morton è di fondamentale importanza per evitare tutte le problematiche accessorie di un periodo di carico alterato a causa del dolore al piede, infatti non è infrequente presentare in associazione al neuroma di Morton: problemi a caviglia. ginocchio anca e schiena. Per alleviare il dolore vengono prescritte infiltrazioni di cortisonici, che non tutti però approvano, in quanto delle iniezioni non ben eseguite possono ledere i tessuti interni dell’arto.
Quando la terapia conservativa non fornisce i risultati sperati è possibile sottoporre i propri piedi all’intervento chirurgico, che in alcuni casi prevedel’asportazione vera e propria del nervo che causa il dolore (come nel caso dell’operazione con accesso plantare o dorsale), mentre in altri casi, quando si pensa che il nervo subisca uno schiacciamento dall’esterno, si cerca di decomprimerlo endoscopicamente eliminando l’ostacolo.
La convalescenza in seguito alle operazioni è sempre di almeno 2 settimane, ma è possibile rinunciarvi se si preferisice seguire le indicazioni di medici che non approvando l’operazione chirurgica per l’eccessiva invasività, prediligono invece la proloterapia, l’alcolizzazione o le onde d’urto.
La proloterapia consiste nell’iniezione di glucosio nell’area lesa; questa dovrebbe favorire la rigenerazione dei tessuti che interessano l’articolazione del piede, permettendone il recupero in un tempo relativamente breve (solitamente si esegue una seduta ogni 35 giorni circa, per almeno 3 volte), alla stessa maniera l’alcolizzazione inietta una soluzione alcolica che permette un completo recupero della funzionalità del piede in 2 mesi circa, con un esito positivo in più dell’80% dei casi.
Il neuroma di Morton non è una sindrome molto diffusa; in ogni caso se si accusassero difficoltà legate a un dolore plantare è bene rivolgersi a un medico specialista; qualsiasi sia la terapia scelta, è sicuramente possibile superare il problema e tornare a camminare senza provare alcun dolore.