Che cos’è il 5° dito varo?
Il 5° dito varo è una deformità strutturale del mignolo del piede che appare deviato verso l’interno. Presenta le stesse caratteristiche di un alluce valgo, a cui spesso è associato, ma in atteggiamento inverso.
Proprio come avviene nell’alluce valgo, di cui abbiamo già ampiamente parlato in questo blog, la deviazione dell’osso dà origine a una tipica protuberanza, che crea dolore e si presenta come una tumefazione (borsite), definita comunemente “cipolla” che può rendere difficile indossare scarpe e camminare. Si tratta di una patologia – conosciuta anche con il nome di “Tailor’s Bunion” (il callo del sarto). Nel passato, infatti, i sarti avevano l’abitudine di cucire a mano seduti per terra con i piedi incrociati, che spesso provocava la comparsa di un fastidioso callo sul bordo esterno del piede. Il quinto dito varo può manifestarsi anche in giovane età, con una prevalenza nel mondo femminile, a causa dell’utilizzo di scarpe inadatte. Può comunque essere una condizione ereditaria, la conseguenza di una malattia reumatica o neurologica oppure essere secondaria ad un’altra anomalia del piede.
Trattamenti
Il 5° dito varo viene diagnosticato dall’ortopedico nel corso di una visita specialistica in seguito a esame fisico. Alla luce del quadro clinico del paziente e delle sue condizioni, lo specialista indicherà il percorso terapeutico più adeguato. Il trattamento potrà essere conservativo oppure di tipo chirurgico.
Terapia conservativa
La terapia conservativa viene attuata nel tentativo di evitare l’intervento chirurgico ed è praticabile nei casi più lievi. Può prevedere terapia con farmaci antinfiammatori, l’indicazione di indossare calzature morbide a pianta larga, la prescrizione di tutori in silicone o plantari con la funzione di riallineare le estremità articolari e migliorare l’appoggio del piede. Per alcuni casi specifici può essere utile eseguire cicli di fisioterapia strumentale, come la Tecar terapia o la Laser terapia.
Intervento chirurgico
Nei casi più gravi, quando la sintomatologia dolorosa è costante o determina una crescente disabilità sul piano funzionale si ricorre alla chirurgia. Come per l’alluce valgo, il trattamento chirurgico del 5° dito varo ha subìto una notevole evoluzione negli ultimi anni e può essere eseguito sia con tecnica aperta, che con tecnica percutanea mininvasiva (ovvero introducendo strumenti dedicati attraverso piccoli fori cutanei).
Percorso riabilitativo
In ogni caso la correzione strutturale biomeccanica apportata con l’operazione chirurgica deve associarsi necessariamente a un percorso riabilitativo individualizzato, sulla base di uno specifico protocollo fisioterapico, mirato a ripristinare la mobilità articolare e attuare la rieducazione a un corretto schema del passo. Trattamenti di nuova generazione, non invasivi e che non ricorrono all’uso dei farmaci, sono rappresentati da magnetoterapia e laserterapia, efficaci contro il dolore e che se usati dopo l’intervento chirurgico hanno azione facilitante sulla formazione del callo osseo, accelerando perciò i tempi di guarigione.
È possibile prevenire il 5° dito varo?
La prevenzione del 5° dito varo passa soprattutto dalla scelta di calzature adeguate che devono essere comode e funzionali. Nella maggior parte dei casi, infatti, la causa scatenante è da ricercarsi nell’uso di scarpe inadatte: troppo strette, a punta e con tacco alto.