Il mal di schiena è uno dei disturbi più frequenti in uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni. In quest’arco di tempo almeno il 40% della popolazione si reca dal medico per avere consigli e sperare in una risoluzione rapida del dolore che impedisce spesso di svolgere gran parte delle attività quotidiane. Il Low Back Pain (LBP) o lombalgia colpisce la parte inferiore della schiena, presumibilmente nell’area che va dalle ultime costole alla parte superiore delle natiche, con un dolore che si può sviluppare anche verso le gambe, fino alle ginocchia o ai piedi.
Come si percepisce il Low Back Pain?
Il dolore alla parte inferiore della schiena può essere diffuso o puntuale; se dura meno di 6 settimane si parla di lombalgia acuta, mentre se persiste, senza però superare la durata di un anno, si parla di lombalgia subacuta. Solo se il dolore supera i 12 mesi di durata si è in presenza di vero e proprio mal di schiena cronico, più frequente nella popolazione del mondo sviluppato di età superiore ai 40 anni.
Il dolore può essere di tipo diverso: può manifestarsi stando in piedi o seduti, muovendosi o stando fermi o nello svolgimento di azioni specifiche. In ogni caso il soggetto deve porre attenzione a ciò che fa per evitare peggioramenti o sovrapposizione di disturbi a carico della schiena.
Quali sono le cause del Low Back Pain?
Nella maggiorparte dei casi il mal di schiena è di origine idiopatica, cioè sconosciuta. Statisticamente le donne durante la gravidanza o nel periodo mestruale soffrono di mal di schiena e chiunque faccia uno sforzo eccessivo senza porre le giuste attenzioni o prenda un colpo di freddo dopo aver sudato può ritrovarsi bloccato per qualche giorno.
Spesso in questi casi i pazienti neppure si rivolgono al medico, prendendo antidolorifici e antinfiammatori da banco e cercando di non sovraccaricare di lavoro la schiena, ma quando il dolore persiste è saggio chiedere consiglio a un esperto.
Spesso è il medico stesso che inizia la terapia con semplici farmaci e riposo, ma questi possono variare in base al tempo trascorso dall’insorgenza del dolore: si inizia con semplici FANS, per passare ai corticosteroidi o agli oppiacei, quando la situazione si cronicizza, o agli antidepressivi, in casi particolari.
Solitamente il medico curante o l’ortopedico, non necessitano di analisi specifiche per effettuare la diagnosi; basta una visita medica che può essere supportata da TAC o Risonanza Magnetica soltanto in casi particolari. Ciò a cui è necessario fare attenzione infatti è soprattutto l’insorgenza parallela di altri sintomi che potrebbero invece evidenziare patologie ben più gravi, come neoplasie o ernie.
Quando quindi si manifestino anche febbre, calo di peso o altro si parla di red flag, cioè di sintomi a cui porre particolare attenzione.
Queste condizioni sono però molto rare e nella maggiorparte dei casi il mal di schiena è solo molto fastidioso e più o meno doloroso, ma non grave.
Come contrastare il Low Back Pain?
Fino a qualche tempo fa i medici incitavano il paziente a rimanere a riposo fin quando il dolore non fosse sparito. Oggi è ormai appurato che troppo riposo conduce all’effetto contrario e l’immobilità dovrebbe sempre essere di durata inferiore ai 4 giorni. Quando possibile è sempre opportuno continuare le proprie attività nei limiti imposti dal dolore e procedere con della ginnastica opportuna, seguendo i consigli di un fisioterapista.
È possibile anche rivolgersi a degli esperti della medicina alternativa: in alcuni casi infatti dei massaggi ben eseguiti possono apportare significativi giovamenti.
Il modo migliore per contrastare il mal di schiena rimane però l’allenamento. Impegnarsi in un’attività fisica completa che rinforzi tutti i muscoli del corpo rende l’insieme dell’apparato muscolo scheletrico robusto ed elastico e in grado di sostenere sforzi e reagire agli attacchi esterni con più semplicità rispetto a un apparato più rigido e imbolsito.
Non serve un grande sforzo quotidiano per tenersi in allenamento. Mezz’ora di camminata o iscriversi in piscina è un ottimo modo per coltivarla unendo, come si suol dire, l’utile al dilettevole.