L’osso ioide è un osso molto particolare, situato sulla radice della lingua, all’altezza della quarta vertebra cervicale. È un osso impari e mediano, posizionato nella regione anteriore del collo. La zona è divisa in due parti: quella sopraioidea, più vicina al cranio, e quella sottoioidea, ad esso sottostante.
L’osso ioide ha una caratteristica degna di nota: si tratta dell’unico osso del corpo umano che non si articola con alcun altro osso, è quindi mantenuto in sede da diversi muscoli.
Fisicamente lo ioide ha una forma a ferro di cavallo, con un corpo centrale e con due parti laterali che hanno il pittoresco nome di piccole corna e grandi corna.
(Un’antica ma chiara immagine dell’osso ioide e delle due paia di corna: le piccole corna (“Lesser cornu”) e le grandi corna (“Greater cornu”). Notate come tutta la terminologia sia in latino.
Come abbiamo detto, l’osso ioide è tenuto in sede da due muscoli chiamati muscolo geinioideo e stiloideo, che si attaccano alla faccia anteriore del corpo; sulla faccia posteriore, concava, è presente un legame con la membrana tiroioidea (una particolare lamina fibroelastica che unisce il margine superiore dell’osso ioide al margine superiore ed alle corna tiroidee superiori).
Sulle grandi corna si inseriscono altri due muscoli: il muscolo costrittore medio della faringe ed il muscolo ioglosso, ma anche la già citata membrana tiroioidea.
Sulle estremità delle piccole corna invece è presente un collegamento al processo stilioideo dell’osso temporale tramite il legamento stiloioideo.
Sulla base delle piccole corna è posizionato un altro muscolo: il condroglosso (uno dei muscoli estrinseci della lingua).
Sia i muscoli sottioidei che quelli sopraioidei hanno dei compiti importanti: i primi sono preposti all’abbassamento dell’osso ioide in una posizione inferiore rispetto a quella di riposo. Invece i muscoli sopraioidei causano l’abbassamento della mandibola o l’innalzamento dell’osso ioide, che provoca anche quello della faringe. Tale lavoro muscolare è indispensabile per la fonazione, ossia per la produzione di suoni: per parlare quindi.
La frattura dell’osso ioide
Particolare un po’ “truce”, la frattura dell’osso ioide si riscontra spesso nel caso di morte per soffocamento, ad esempio per un’impiccagione o per uno strangolamento manuale. L’osso ioide infatti è abbastanza delicato da rompersi nel caso di un trauma diretto di grande entità ma può danneggiarsi pure per incidenti minori.
Fino ai 30 anni di età la frattura di questo particolare osso è più difficile in quanto esso è per metà formato da cartilagine. La successiva calcificazione progressiva lo rende invece sempre più rigido, favorendone quindi la rottura.
Al di là dei traumi violenti da tentativo di soffocamento, la frattura dello ioide può comparire in seguito ad un incidente stradale o ad una caduta rovinosa (ad esempio dalle scale). Coloro che praticano la boxe dovranno prestare particolare attenzione a questo tipo di lesione: anche se le regole del pugilato impediscono di sferrare di colpi al collo, un pugno portato alla testa può essere schivato in modo errato da colui che lo riceve, che spostandosi di lato od all’indietro potrebbe ricevere un colpo intenso al collo con relativa frattura. Ma ancora più attenti dovranno essere i praticanti di Brasilian Ju Jitsu, un’arte marziale nata in Giappone ma poi modificata dai maestri brasiliani. Tale pratica si basa anche su efficacissimi strangolamenti che, se portati in modo troppo intenso durante l’ allenamento, potrebbero in alcuni casi provocare la frattura dell’osso ioide. Infine anche coloro che praticano pesi a livello agonistico (ad esempio i bodybuilders o i power lifters) dovrebbero ricordarsi che uno sforzo eccessivo dei muscoli del collo potrebbe causare la frattura ioidea.
Sintomi della frattura dell’osso ioide
La sintomatologia nel caso di rottura dello ioide è molto varia, fra le varie manifestazioni ricordiamo:
– la disfagia: se dei frammenti dello ioide perforano la laringe, diviene particolarmente doloroso deglutire
– dolore alla gola
– difficoltà di respirazione: il gonfiore della gola in seguito a lacerazione causata dai frammenti ossei può provocare notevoli difficoltà nel respiro
– afonia e raucedine
– notevole gonfiore del collo, visibile anche ad occhio nudo.
Per comprendere l’entità della frattura si dovrà procedere ad una lastra ai raggi X, che potrà identificare chiaramente la linea di frattura per la sua particolare ombra trasparente.
Come curare la frattura dell’osso ioide
Il trattamento dell’osso ioide fratturato si basa innanzitutto sul riposo vocale: non si dovrà quindi parlare per non sollecitare troppo l’osso durante la guarigione. Si consiglia ovviamente una dieta liquida ed un trattamento anti infettivo. Si sono riscontrati dei risultati positivo con spruzzi di lidocaina al 2% (in farmaco anestetico usato anche in odontoiatria), indirizzati direttamente in gola.