Chi di voi non sogna, dopo una giornata trascorsa nel grigiore di un ufficio o in una soffocante aula studio, di spegnere il computer, chiudere i libri, e fare una bella corsa in un sentiero di campagna? Oppure, nel caso viviate in città, di chiamare un po’ di amici per una bella partita a calcetto o a pallacanestro?
Sappiamo bene come lo sport sia importante per il nostro equilibrio psicofisico, in particolare per le persone che, per ragioni di lavoro o di studio, sono costrette a trascorrere molte ore in modo sedentario, chine a studiare un libro di diritto o ad imparare un manuale tecnico.
In alcuni casi però lo sport potrebbe apportare più danni che benefici, e potremmo ritornare a casa non in piena forma e soddisfatti, bensì eccessivamente stanchi, addirittura esausti.
Se avete mai provato una sensazione simile, forse anche voi soffrite di miastenia!
La miastenia in breve
Trattasi di una malattia neuromuscolare, portatrice di notevole debolezza e conseguenti difficoltà motorie. La parola deriva dal greco myastheneia: “debolezza muscolare”. Quando è particolarmente intensa prende il nome di miastenia grave, o gravis.
È una tipica malattia autoimmune, provocata da anticorpi responsabili del blocco dei recettori colinergici postsinaptici. Fortunatamente è una malattia abbastanza rara, in quanto colpisce circa 100 persone ogni milione di abitanti (in Italia circa 18.000 persone). La miastenia interessa in particolar modo colpisce le donne sotto i 40 anni e gli uomini dai 60 anni in su. Per fortuna la miastenia non interessa i bambini, perciò nel caso vostro figlio apparisse facilmente affaticabile, privo di energie, si tratterrà probabilmente di un male di stagione e non di questa patologia.
La miastenia in pratica.
Spiegare praticamente la miastenia è semplice: nel metabolismo del malato miastenico avviene un’interruzione della comunicazione fra l’apparato muscolare ed i nervi. Da ciò ne deriva un rapido ed eccessivo affaticamento muscolare che impedisce qualsiasi tipo di attività fisica di media intensità. Passeggiate in montagna, nuotate rilassanti, allegre partite di pallavolo… tutte queste attività sono purtroppo proibitive per i malati di miastenia.
Individuazione della malattia
Risulta evidente che i sintomi della miastenia, affaticamento di gambe, braccia e collo, siano molto simili a quelle del classico affaticamento muscolare. Ciò che però rende notevolmente diverse le due patologie è l’occhio: quello del malato miastenico apparirà semichiuso in quanto la palpebra risulterà cadente e la visione di conseguenza poco chiara. In casi più rari sono riscontrabili difficoltà nella deglutizione e masticazione, se non addirittura una vera e propria paresi facciale.
Si tratta di sintomi ovviamente non adducibili ad un semplice affaticamento da iper allenamento.
Un caso di strabismo e ptosi sofferti da una paziente malata di miastenia
Gli esami giusti per scoprire la miastenia
– Raggi X: permettono di individuare rapidamente la miastenia, ma necessitano dell’ausilio di un computer poiché vanno associati ad una tomografia computerizzata.
– Test all’edrofonio cloruro: viene usato l’edrofonio cloruro (Tensilon) con un’ iniezione endovenosa. Il Tensilon è un anticolinesterasico, un farmaco che rallenta l’idrolisi dell’acetilcolina da parte dell’enzima colinesterasi ed aumenta brevemente i livelli di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare. L’efrodonio cloruro permette di superare brevemente la debolezza muscolare ma purtroppo non rappresenta una cura permanente.
– Test dell’elettromiografia a singola fibra: il test controlla la variazione di intervallo di tempo fra due scariche elettriche inviate ai muscoli. Se l’intervallo di tempo aumenta, la presenza di un problema neuromuscolare risulterà in tutta la sua evidenza.
Le migliori cure per la miastenia
La Piridostigmina (inibitore dell’acetilcolinesterasi) e i farmaci immunosoppressori sono i più efficaci nella lotta contro la miastenia.
Un altro metodo efficace è quello chirurgico, ovvero la timectomia (asportazione del timo) totale o parziale, che può risolvere molte situazioni critiche riportando il paziente a gioire di piaceri piccoli ma comunque importanti: una nuotata in uno splendido mare al tramonto, una passeggiata in montagna con la propria famiglia, un paio d’ore di sport che permettano di scaricare la tensione lavorativa… tutte queste attività sono sicuramente indispensabili per il proprio equilibrio psicofisico ed anche i malati di miastenia hanno diritto a goderne appieno!