Tante volte è capitato di tornare a casa dopo una semplice escursione, una partita di beach volley o semplicemente dopo l’ora di ginnastica a scuola con un dolore più o meno forte al muscolo di un braccio o di una gamba e solitamente in questi casi si parla, a volte impropriamente, di strappo muscolare.
Quali sono i più comuni traumi ai muscoli degli arti?
È piuttosto comune che un movimento sbagliato o un sforzo eccessivo causino delle lesioni muscolari che è necessario trattare adeguatamente affinché non permangano dolori e fastidi a lungo termine.
Non esistono solo gli strappi (di I, II o III livello), ma le lesioni possono suddividersi anche in contratture e stiramenti.
Le contratture sono causate da un’eccessiva contrazione del muscolo, non vi è una vera e propria lesione della fibra muscolare quindibasta un buon riposo e dei massaggi per poter tornare a svolgere la propria attività fisica senza accusare più il caratteristico dolore e la sensazione di rigidità al movimento.
Lo stiramento invece è provocato da un eccessivo stiramento delle fibre muscolari con una loro parziale lesione. Il dolore è solitamente improvviso, ma quasi mai insopportabile e 15-25 giorni di riposo, durante i quali vengono spesso effettuate anche delle ecografie per valutare al meglio la gravità del trauma, associati a crioterapia possono essere sufficienti al recupero della funzionalità motoria.
E per quanto riguarda il vero e proprio strappo muscolare?
Lo strappo muscolare è il più grave dei traumi di questo tipo e l’entità del danno dipende dal numero di fibre coinvolte nella lacerazione:nello strappo di I livello le fibre lacerate sono meno del 5%, mentre in quello di III livello almeno i ¾ delle fibre sono lese. Solitamente vengono provocati da scatti improvvisi o contrazioni eccessive durante l’attività sportiva e si presentano con gonfiore, edema, ematomi e, dopo circa 24 ore, con lividi dolorosi; i più gravi causano un dolore abbastanza forte da impedire la stessa deambulazione.
Nonostante i piccoli traumi muscolari possano avvenire in qualsiasi momento per un movimento sbagliato, alcuni sport per il tipo di sforzo richiesto aumentano particolarmente il rischio; baseball, calcio, sollevamento pesi o salto coinvolgono fortemente i muscoli più soggetti a strappo: flessori, adduttori, quadricipite, tricipite e deltoide; difficilmente si lacerano la schiena o gli addominali.
Gli strappi muscolari richiedono almeno 2 settimane di tempo per il recupero, ma la riabilitazione può essere anche molto più lunga nel caso di lesioni più importanti. Il riposo è d’obbligo, sempre accompagnato dalla crioterapia che grazie all’azione delle basse temperaturestimola la circolazione rendendo più veloce il recupero e la rigenerazione del tessuto leso. Ecografie e Risonanze Magnetiche possono essere prescritte dall’ortopedico per valutare l’entità del danno e nei casi più gravi è possibile affidarsi alla fisioterapia riabilitativa o strumentale, con laserterapia o tecarterapia.
Quando il dolore è insopportabile il medico può consigliare l’assunzione di analgesici e antinfiammatori, come l’ibuprofene o i FANS.
Funziona il kinesio taping?
Recentemente alcuni fisioterapisti si sono affidati a una nuova tecnica di riabilitazione dei traumi muscolari: il kinesio taping, o elastotaping, che si avvale di alcuni cerotti colorati che con un’azione prettamente meccanica (e secondo alcuni cromoterapica) e senza rilasciare alcuna sostanza nel corpo, promettono di facilitare il recupero muscolare. Il metodo è stato ideato da Kenzo Kase, chiropratico e agopuntore giapponese, ed è stato commercializzato negli anni ’70, diventando però particolarmente diffuso da quando Mario Balotelli ne ha fatto uso durante gli Europei del 2012.
Non tutti i medici concordano con l’utilità di questi cerotti, sottolineando il fatto che l’effetto benefico apportato può avere una durata esclusivamente temporanea e non duratura.
Si possono prevenire gli strappi muscolari?
Per quanto possa risultare noioso, un po’ di stretching e di riscaldamento prima di iniziare l’allenamento, specialmente nel caso di sportivi non professionisti, è il modo migliore per evitare questo tipo di traumi. È anche opportuno considerare che meno si è abituati all’attività fisica più si rischiano le lesioni muscolari, quindi nel momento in cui ci si accinge ad iniziare una nuova attività sportiva, è opportuno procedere a piccoli passi e possibilmente chiedendo consiglio a un esperto che possa indicare i migliori esercizi di riscaldamento da effettuare per far sì che il primo giorno d’allenamento non sia l’unico delle settimane a venire.