Le cosiddette “gambe a X”: sono quelle che rovinano le serate di tante ragazze e ragazzi che guardandosi allo specchio vedono delle gambe un po’ storte, con le ginocchia che si toccano e le caviglie ancora distanti tra loro. Il problema è fisiologico nei neonati e fino ai 6-7 anni di età è comunque molto frequente e non necessita di alcuna attenzione particolare, a meno che il valgismo non sia veramente importante o provochi dei dolori e difficoltà motorie.
Quali sono le cause del valgismo alle ginocchia?
Il peso del corpo dovrebbe essere ben distribuito su un asse di carico che dall’anca passa per il ginocchio e la caviglia. Nel valgismo delle ginocchia l’asse passa al fianco delle ginocchia e il peso poggia sulle gambe nel modo errato.
Le cause del valgismo sono principalmente genetiche, traumatiche (se delle fratture non si sono ben consolidate) o conseguenti a problemi di artrosi.
Solitamente dipende dall’errato allineamento tra il femore, che tende a direzionarsi verso l’interno delle gambe, e la tibia, che invece tende ad allontanarsene.
Qualsiasi valgismo del ginocchio comporta un’errata distribuzione del peso corporeo sulle ginocchia che vedono alleggerita la loro parte centrale a discapito di quella laterale esterna.
L’entità del valgismo è però spesso molto limitata. Nella maggiorparte dei casi la conseguenza più fastidiosa dipende dal fattore estetico e solo raramente il valgismo è tanto grave da procurare dolori insopportabili e limitazioni funzionali. In ogni caso è possibile risolvere il problema con un intervento chirurgico e della fisioterapia.
Come intervenire nel caso di valgismo delle ginocchia?
Già dalle età più giovani il pediatra è in grado soltanto con le normali visite periodiche di stabilire se l’eventuale valgismo è di tipo fisiologico o da tenere sotto particolare controllo; se poi le gambe a X dovessero persistere anche oltre i 3 anni è opportuno che un ortopedico valuti la situazione e decisa il da farsi relativamente alla gravità del caso.
Quando il problema è solo estetico, cioè quando il valgismo è piuttosto limitato, è possibile sostenere delle sedute di fisioterapia che cercando di rafforzare i muscoli adduttori, cioè quelli che si trovano nella parte interna della coscia e vengono utilizzati meno degli altri, possono contribuire di attenuare il problema o quanto meno di non farlo peggiorare.
Quando invece l’entità del problema è più importante è allora opportuno ricorrere a un’operazione chirurgica di osteotomia femorale tesa a riallineare l’arto e permettere una normale distribuzione del peso.
Prima dell’operazione l’ortopedico prescrive probabilmente degli esami strumentali come la teleradiografia sotto carico, utile per quantificare la variazione angolare delle gambe.
L’operazione è abbastanza semplice e dopo 3 giorni dall’intervento il paziente può tornare a casa e può iniziare la terapia fisioterapica, in seguito alla quale le gambe torneranno ad essere belle e funzionali.
È possibile prevenire il ginocchio valgo?
Purtroppo spesso il ginocchio valgo è determinato dal proprio DNA, è perciò impossibile prevenirlo.
Una cura del proprio corpo e l’attenzione posta in caso di fratture alle gambe e alle ginocchia possono invece limitarne il rischio negli altri casi. È quindi opportuno non affrettare mai il recupero di una frattura, e cercare di mantenere un apparato muscolo-scheletrico sano, così da spostare più avanti nel tempo l’eventuale insorgenza dell’artrosi o di altri disturbi da “usura ossea”.
Se poi si ha un piccolo problema di ginocchio valgo che non è opportuno operare, è bene fare movimento (sempre chiedendo al proprio fisioterapista quali possono essere gli sport più adatti) e mantenere un peso corporeo adeguato, così da non caricare troppo l’articolazione e non peggiorare un problema che può rimanere lieve per il resto della vita.