Il corpo umano è sostenuto nella posizione eretta da una struttura, la colonna vertebrale, costituita da segmenti ossei chiamati vertebre. Queste si incastrano le une sulle altre grazie alla loro forma molto particolare e proteggono al loro interno, in un canale detto midollare e posizionato verso l’interno del corpo, il midollo spinale e i vasi sanguigni che lo irrorano.
Le vertebre si dividono in 7 cervicali, appena sotto al cranio, 12 dorsali, collegate alle 12 paia di coste della gabbia toracica, e 5 lombari, le ultime.
Tutte le vertebre, affinché il peso della gravità e i movimenti che ci concedono non ledano il tessuto osseo, sono separate da un disco intervertebrale di cartilagine piuttosto dura. Quando si parla di ernia, significa che l’anello cartilagineo è fuoriuscito dalla sede originale causando, presumibilmente, qualche fastidio.
Quali sono le cause dell’ernia dorsale e come si manifesta?
Le ernie insorgono sempre perché i tessuti coinvolti cedono a causa dell’usura, di alcune patologie specifiche o di traumi particolari come incidenti stradali o torsioni eccessive praticate durante sport. Le ernie dorsali sono le più rareperché le 12 vertebre, indicate con le sigle T1 – T12 sono ben protette tra le cervicali e le lombari e sono sostenute anche dalla stessa gabbia toracica; per cui lo sforzo a cui sono sottoposte è raramente così elevato da provocare la fuoriuscita del disco dalla propria sede. Proprio per questo le dorsali sono le meno frequenti tra tutte le ernie discali, coprendo soltanto il 2% dei casi per lo più concentrati tra la vertebra T10 e la T12.
Spesso l’ernia dorsale è asintomatica, ma quando il disturbo si manifesta, si presenta principalmente con un dolore di intensità variabile localizzato in prossimità del disco leso: sul torace, su tutto il costato o sulla parte più bassa della schiena. Poiché l’ernia potrebbe uscire anteriormente, può capitare che schiacci il midollo spinale, così che il paziente percepisca anche un certo intorpidimento o formicolio alle gambe o alle braccia e ai genitali. Nei casi più importanti potrebbe addirittura avere dei problemi ad urinare o a defecare, ma fortunatamente questo avviene molto raramente.
Come viene diagnosticata l’ernia dorsale e come si affronta il problema?
Il medico che si trovi di fronte un paziente che lamenta dei dolori alla schiena che si irradiano anche ad altre parti del corpo, con una visita anamnestica e degli esami strumentali è solitamente in grado di riconoscere un’ernia dorsale. Oltre alla visita in studio, l’ortopedico prescrive solitamente una Risonanza Magnetica o una Tomografia Computerizzata così da valutare lo stato dei tessuti e poter elaborare una terapia specifica per il soggetto in questione.
Per il semplice dolore, quando non è eccessivamente forte si possono assumere degli antidolorifici e antinfiammatori, ma se la dolenzia diventa molto pungente ed è presente anche una certa limitazione funzionale è opportuno che l’ortopedico prescriva delle sedute di riabilitazione da un fisioterapista o da un osteopata. Esercizi mirati possono restituire il benessere naturale senza doversi sottoporre all’intervento chirurgico, che invece si rende necessario se anche la riabilitazione fisioterapica non sortisce effetti degni di nota.
Molti specialisti consigliano l’utilizzo di un bustino per proteggere la colonna in seguito ad una ernia dorsale, spesso viste le diverse dimensioni del torace ci sono diverse versioni di bustini per uomini e bustini per donne.
L’operazione consiste nel riposizionamento del disco, ma la difficile posizione di un’ernia posta anteriormente tra le vertebre dorsali, potrebbe causare delle piccole lesioni al fascio nervoso del midollo spinale, che proprio in quest’area attraversa un canale midollare più stretto rispetto a quello presente nelle altre parti del rachide. Fortunatamente la microchirurgia oggi limita fortemente il rischio di danni al midollo spinale e l’intervento è giudicato sicuro da qualsiasi medico.
L’ernia non sempre è prevenibile, ma senza dubbio mantenere un apparato muscolo scheletrico sano e in forma può limitare il rischio di patologie ossee e può rendere il corpo più pronto a reagire ai traumi. Come sempre fare sport qualche ora a settimana è un fondamentale supporto al benessere della persona di qualsiasi età e in qualsiasi momento della propria vita.