Quasi tutte le persone, nel corso della loro vita, incorrono in qualche infortunio.
Di solito si pensa che la frattura sia l’incidente più comune, ma in realtà ci sono molte persone che, fortunatamente per loro, non si sono mai fratturate né un braccio né una gamba in tutta la loro vita. Tuttavia quasi nessuno è uscito indenne dall’incontro con l’infortunio davvero più comune; o meglio, da un membro della triade composta da contrattura, stiramento e strappo.
Alzi la mano chi di voi, giocando a calcio, calcetto, pallacanestro o pallavolo, non è mai incappato in uno di questi infortuni; per lo meno nel primo, il meno grave.
Per poter risolvere (o meglio, evitare) i comuni problemi legati a contratture, stiramenti e strappi è perciò necessario conoscerli approfonditamente.
Cosa hanno in comune la contrattura, lo stiramento e lo strappo?
La contrattura, lo stiramento e lo strappo sono tutte lesioni muscolari, anche se di entità ben diversa. Una eccessiva attività fisica, oppure un’attività intensa effettuata “a freddo”, possono provocare uno snervamento delle fibre muscolari. Le fibre non devono necessariamente spezzarsi: è sufficiente che si “sfilaccino” per causare difficoltà e dolori nel compiere alcuni movimenti
Le fibre muscolari sono formate da insiemi di fasci circondati da speciali membrane. A loro volta l’insieme di fasci è riunito in fasci di maggiore dimensione, anch’essi contenuti dalle medesime membrane. Nel momento in cui la fibra muscolare si lesiona i due capi del muscolo si ritirano, anche se di pochi millimetri. Il vuoto causato viene riempito da dei liquidi di varia densità, che contengono diverse sostanze organiche.
A seconda della quantità di fibre che si “ritirano”, avremo la contrattura (se si lesionano poche fibre), lo stiramento (se le fibre danneggiate sono in numero maggiore) ed infine lo strappo (quando il numero di fibre danneggiate è davvero importante).
Le cause della contrattura
Delle contratture cosiddette “sportive” abbiamo già parlato. Non tutti sanno però che esistono contratture che ci colpiscono mentre svolgiamo mansioni normalissime, non certo sportive: falciare il prato di casa, spalare in inverno la neve dal parcheggio, spostare dei semplici libri… Attenzione! Dietro tutte queste attività “innocue” la contrattura è sempre in agguato.
Ma non solo: persino un momento per la donna splendido, ossia la gravidanza, può portare a contratture muscolari nella zona lombare o addominale; in particolar modo se il bambino è particolarmente “pesante”.
Non si deve però pensare che la contrattura sia provocata esclusivamente da cause “meccaniche”: ci sono alcune malattie, già pericolose per proprio conto, che possano causare delle forti contratture. Prendiamo la peritonite: è una patologia molto grave che causa anche delle dolorose contratture ai muscoli dell’addome. Oppure il tetano, anch’essa malattia molto pericolosa, a volte con decorso fatale; uno dei suoi effetti sul corpo è proprio una serie di contratture .
I sintomi della contrattura muscolare ed i trattamenti per risolverla
Probabilmente tutti noi conosciamo “sulla nostra pelle”, la dolorosa sensazione associata alla contrattura: il muscolo pare opporsi pervicacemente ad ogni tentativo di allungarlo. Il dolore dilaga in tutte le fibre ed impedisce qualsiasi movimento. Inutile dire che una contrattura, per quanto sia un problema considerato “minore”, può avere conseguenze mortali se avviene mentre si nuota in mare aperto, dove non si può essere tempestivamente soccorsi da un bagnino. Consigliamo quindi tutti gli amanti del mare e delle nuotate in libertà di prestare particolare attenzione a questa patologia: è fondamentale effettuare un accurato riscaldamento, soprattutto delle gambe, prima di gettarsi in acqua per una lunga nuotata.
Dal punto di vista terapeutico, le contratture più semplici hanno bisogno solo di riposo, preferibilmente al caldo; ma quelle che si ripetono troppo frequentemente, ad esempio ogni settimana, possono preoccupare maggiormente. In questo caso è sempre meglio rivolgersi ad un esperto fisioterapista che saprà sicuramente individuare il problema e risolverlo nel minor tempo possibile. Ci si potrebbe infatti trovare di fronte ad una sindrome miofasciale, ossia una sindrome dolorosa associata a spasmi e debolezza dei muscoli.
Anche le distorsioni non vanno sottovalutate perché potrebbero portare a contratture muscolari particolarmente intense. Pure in questo caso si dovrà necessariamente affidarsi ad un massaggiatore o fisioterapista esperto.