Il nervo ulnare, insieme all’arteria e alla vena ulnare, si estende dall’avambraccio al polso attraverso il canale di Guyon e può presentarsi compresso a livello del gomito o del polso dando origine alla Sindrome del Canale di Guyon. Questa patologia porta disturbi come formicolio e mancanza di sensibilità al IV e V dito (anulare e mignolo) e può essere accompagnata da dolore soprattutto notturno quando si tiene piegato il gomito o dolore al polso in seguito a sollecitazioni dovute all’uso di strumenti professionali che traumatizzano il palmo della mano.
Cause e prevenzione fisioterapica
Le cause della Sindrome sono molteplici e comprendono l’ispessimento del legamento sotto cui passa il nervo ulnare, la presenza di neoformazioni e lipomi, artrite, traumi, infiammazioni delle guaine sinoviali e sclerosi reumatica. L’intervento chirurgico non sempre è necessario: può essere di grande aiuto una fisioterapia qualificata tesa alla decompressione del nervo ulnare nel canale di Guyon. Il fisioterapista è il Tecnico competente per suggerire semplici attenzioni da porre in atto per correggere la postura quando si attuano lavori sedentari e ripetitivi insieme ad esercizi idonei per prevenire e correggere eventuali compressioni del nervo ulnare. Esercizi di estensione e di movimento dei muscoli e manipolazioni per rilassare la zona dolente si rivelano estremamente efficaci.
Riabilitazione nella sindrome del canale di Guyon
In molti casi è possibile risolvere con efficacia e in breve tempo il problema sottoponendosi a una riabilitazione altamente qualificata condotta da Tecnici esperti. Il fisioterapista procede, innanzitutto, alla valutazione dei disturbi del paziente, alla visita e alla raccolta dei dati per una corretta anamnesi oltre ad alcuni esami come l’elettromiografia e l’ecografia: quest’ultima per escludere la presenza di cisti.
Il trattamento conservativo si avvale di fisioterapia specifica spesso accompagnata da terapia farmacologica con antiinfiammatori e vitamina B e, a seconda dei casi, anche dell’aiuto di bende gessate per mantenere l’arto a riposo. Le moderne tecniche fisioterapiche apportano un importante giovamento attraverso l’elettroanalgesia che il Fisioterapista può effettuare dopo aver valutato i problemi neuro-muscolo-scheletrici e l’anamnesi del paziente. Per quanto riguarda gli interventi antiinfiammatori il Fisioterapista può sottoporre il paziente a sedute con apparecchiature elettromedicali ad alta frequenza, interventi non invasivi che eliminano l’infiammazione e migliorano la mobilità articolare. Dove prescritto gli interventi riabilitativi possono essere eseguiti anche mediante applicazioni laser o ultrasuoni. Manipolazione, esercizio terapeutico e mobilizzazione passiva sono solo alcune tecniche che vengono applicate durante le sedute di fisioterapia per il recupero nella compressione del nervo ulnare a cui, a seconda dei casi, si integrano altre metodologie di intervento.