Cosa è il colpo della strega e quali sono le sue cause?
Il colpo della strega colpisce in modo improvviso chi ne è soggetto, ed è riconoscibile perché comporta dolori molto intensi, concentrati nella parte lombare della schiena, interessando spesso anche altre parti del corpo come glutei e gambe. Non appena si verifica, e durante la fase infiammatoria acuta, il colpo della strega causa il blocco dei movimenti, in pratica chi ne è colpito non è in grado di flettere il busto. In questi casi ci si deve immediatamente fermare e non tentare di sottoporsi a nessun tentativo di recupero.
Tutto quello che svolgiamo nella quotidianità coinvolge movimenti della schiena, soprattutto della parte lombare, dove si concentrano gli sforzi compiuti dalle azioni che svolgiamo con maggiore o minore impegno fisico. Spesso non ne consideriamo le conseguenze, ma la schiena può essere soggetta a degli sforzi che, senza prevederne il rischio, possono provocare il fatidico e fulminante “colpo della strega”.
Ma in quali casi si verifica questa condizione? Il colpo della strega sopraggiunge quando eseguiamo movimenti bruschi, se ci sottoponiamo ad un eccessivo sovraccarico (ad es: se solleviamo dei pesi), o quando svogliamo degli esercizi in modo non controllato, senza tecnica, procurando un trauma muscolare. Lo “stress” fisico provoca quindi un vero e proprio trauma della zona lombare ed una conseguente infiammazione, risultato della lesione subìta. Anche una postura assiduamente scorretta può provocare il colpo della strega. Di fatto sono i muscoli della parte lombare della schiena ad essere coinvolti da questa contrattura (e successivo irrigidimento), che porta al blocco dei movimenti.
Come trattare il colpo della strega?
E’ necessario riposare in posizione supina, senza sforzarsi, e lasciar trascorrere (solitamente) almeno 3/4 giorni per recuperare la totale motilità, passato il dolore.
La cura e il trattamento per il colpo della strega consiste, oltre che in un assoluto riposo, anche nel trattamento a base di farmaci, antinfiammatori, prescritti dal medico curante o specialista.
Inutile dire che non si devono azzardare movimenti in presenza di dolore, anche se meno forte della prima fase, quella acuta, è tuttavia buon senso attendere che non vi sia più alcuna traccia di fastidio nella zona interessata.
Altri trattamenti possono prevedere l’utilizzo di massaggi, ultrasuoni o manipolazioni mirate per alleviare i dolori.