Spesso accade che un ricovero ospedaliero prolungato o una specifica condizione patologica possano causare un declino motorio e cognitivo. Nonostante il riposo sia indicato dai medici in molte circostanze, se eccessivo, può condurre il paziente in una situazione pericolosa: la sindrome da allettamento prolungato. Tale sindrome è anche detta ipocinetica.
Che cosa è la sindrome da allettamento o sindrome ipocinetica?
Alla base dell’allettamento nel 55% dei casi circa c’è una malattia medica, nel 30% una patologia chirurgica e traumatica e nel rimanente 15% malattie neuropsichiatriche e fattori sociali. Soprattutto le persone anziane, a seguito di un trauma o un intervento chirurgico, potrebbero avvertire un forte senso di stanchezza o astenia a causa della ridotta funzionalità muscolare, sistemica e scheletrica caratteristica dell’età avanzata. In queste circostanze il riposo a letto è uno dei primi rimedi consigliati per recuperare le forze.
Nel normale decorso di una malattia degenerativa o di un post-operatorio, spesso, ritornare rapidamente a muoversi non rientra nelle priorità. Ma ciò non va assolutamente sottovalutato perché, più si rimanda la ripresa delle ordinarie attività quotidiane, più aumenta la difficoltà di ripristino delle stesse.
Quali sono le conseguenze della sindrome da allettamento o sindrome ipocinetica?
A causa della sindrome ipocinetica, possono verificarsi numerose conseguenze anche gravi riguardanti i vari apparati vitali:
- muscolo-scheletrico: artrosi, artrite, osteoartrosi, fratture singole e multiple.
- respiratorio: a carico dei polmoni.
- gastroenterico: riduzione della motilità intestinale, ulcere da posizione sdraiata, etc.
- cardiocircolatorio: scompensi cardiaci, aneurismi, ictus, infarti, etc.
- urinario: minore sensazione di minzione, problemi alla vescica.
- neurologico: depressione, demenza, neuropatie periferiche
- altre patologie: riduzione della vista, malnutrizione, effetti collaterali dei farmaci, piaghe da decubito.
Come prevenire la sindrome da allettamento prolungato?
Occorrono semplici ma necessarie tecniche per evitare l’insorgenza di questo problema. Non sono provvedimenti speciali ma semplici buone abitudini di assistenza. È importante stimolare sempre l’ammalato a muoversi dopo opportuni giorni ragionevoli di riposo, secondo le indicazioni del medico che lo ha in cura, incoraggiandolo a stare correttamente seduto, svolgere semplici esercizi di ginnastica attiva e passiva, magari con il supporto di un fisioterapista.
L’immobilità riduce fortemente la qualità della vita della persona, mina la possibilità di condurre una vita indipendente, da qui la richiesta di assistenza per gli anziani a domicilio.
Centro Fisioterapia Roma garantisce questo tipo di servizio e assistenza. È sufficiente telefonare al numero 0666018356 e il nostro personale fisserà un primo appuntamento con il fisioterapista che visiterà la persona bisognosa a domicilio.
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Le sedute fisioterapiche a domicilio sono pensata soprattutto per i pazienti che sono impossibilitati a spostarsi dalla propria abitazione, ma anche per coloro che preferiscono un ambiente domestico, più intimo e familiare.
Il nostro obiettivo è quello di supportare i pazienti che hanno questa difficoltà o questa preferenza, fornendo loro un servizio di fisioterapia a domicilio eccellente e organizzato, con gli stessi elevatissimi parametri di qualità che forniamo a studio.