Il padel in pochissimo tempo è diventato uno degli sport più popolari in Italia, un successo clamoroso per una disciplina sportiva che fino a 4-5 anni fa era considerata quasi di nicchia. Pur non essendo uno sport di contatto, come il calcio o il rugby, anche il padel può esporci a rischi e infortuni per mancanza di tecnica o scarsa preparazione. Vediamo insieme i tipi di trauma che si verificano più frequentemente, come recuperare da eventuali infortuni e come ci può venire in aiuto la fisioterapia.
GOMITO
Avete mai sentito parlare di epicondilite o gomito del tennista…ops, volevamo dire del “padelista”? È sicuramente tra i problemi più ricorrenti per chi pratica questo sport. È un’infiammazione dei tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio alla parte esterna del gomito (epicondilo laterale). Generalmente interessa tutte le persone, sportive e non, che per motivi personali o professionali, si trovano a replicare con la mano o con il braccio dei gesti meccanici ripetitivi per lunghi periodi. In fase acuta l’obiettivo è quello di ridurre dolore e infiammazione. In primis, è importante osservare un riposo funzionale (ovvero evitiamo di svolgere tutti quei movimenti che ci provocano dolore) ma non totale per evitare di ridurre eccessivamente la circolazione (si tratta di una zona poco vascolarizzata) e conseguentemente ritardare ulteriormente il processo di guarigione. Sempre in fase acuta è possibile applicare il ghiaccio (consigliamo tre volte al giorno per quindici minuti), ricorrere a delle creme antinfiammatorie e indossare il tutore apposito che permette uno scarico del tendine. Una volta superata la fase acuta, iniziamo con un processo di potenziamento della muscolatura del braccio, possibilmente sotto la guida esperta di un fisioterapista.
SPALLA
La patologia che si riscontra più facilmente nella spalla, invece, è il sovraccarico funzionale che nel lungo periodo può causare infiammazione o lesioni alla cuffia dei rotatori. I tendini della cuffia dei rotatori possono rompersi per cause di tipo degenerativo o in seguito a traumi. Le lesioni dei tendini tendono a peggiorare col tempo e andrebbero trattate nella fase iniziale quando sono più facilmente riparabili. Una buona e tempestiva cura fisioterapica permette di rafforzare progressivamente la muscolatura della spalla e ripristinarne progressivamente i movimenti, evitando così il ricorso alla chirurgia. Anche la lussazione della spalla è un è uno degli incidenti da trauma maggiormente diffusi: il periodo di riabilitazione fa parte della terapia medica, e consente una guarigione totale e completa nella maggioranza dei casi! In linea generale i percorsi riabilitativi prevedono il recupero del movimento e successivamente si concentrano sulla postura corretta e sul tono del muscolo.
SCHIENA
Molto comuni sono anche le sintomatologie dolorose legate alla zona lombare, dovute alle posizioni di gioco – spesso non corrette – e alle continue torsioni e rotazioni tipiche di questo sport. Il mal di schiena colpisce sia gli sportivi agonisti, che i giocatori amatoriali e può essere causato anche da una scarsa o inadeguata preparazione atletica. Si può trattare di dolore diffuso nella zona lombare o nei casi più gravi di vere e proprie lesioni a livello vertebrale. Nel caso il dolore alla schiena perduri nel tempo o diventi particolarmente intenso è opportuno fermarsi dall’attività sportiva e ricorrere alla fisioterapia dove verranno pianificate terapie manuali ed elettromedicali secondo i casi. Anche l‘osteopatia può risultare un supporto valido in fase acuta.
CAVIGLIA
Analogo discorso vale per le caviglie: uno degli infortuni più diffusi tra i giocatori di padel, infatti, sono le lesioni del tendine d’Achille, causate dai repentini e frequenti cambi di direzione o dall’impatto con la superfice di gioco. Sono molto frequenti anche le distorsioni della caviglia. Quando ci si procura una distorsione alla caviglia (più comunemente «si prende una storta») il consiglio è di intervenire tempestivamente secondo il metodo RICE.
- R sta per rest, riposo: fermiamoci per evitare di avvertire ulteriore dolore e affinché il processo di guarigione dei tessuti possa avviarsi spontaneamente
- I come ice, ossia ghiaccio: per contrastare l’infiammazione
- C sta per compression: ricorrere a un bendaggio per ridurre il gonfiore
- E come elevation: mantenere la caviglia “più in alto del cuore” (preferibilmente sdraiati) così da favorire la riduzione dell’edema.
E se il dolore tende a divenire cronico, molto importante – per poter recuperare la funzionalità dell’arto e prevenire ulteriori distorsioni – è la riabilitazione, sia per il recupero della mobilità articolare, che del tono muscolare.
CONSIGLI DEL CENTRO FISIOTERAPIA ROMA
Sicuramente il padel è una disciplina semplice e basta qualche accortezza per divertirsi in sicurezza. Ricordiamo infatti che il padel non è un gioco ma uno sport, e come tale va affrontato. Ecco qualche consiglio per prevenire traumi e infortuni:
- 5 minuti di stretching pre-partita, così da far riscaldare i muscoli ed evitare strappi o lesioni ai tessuti muscolari;
- seguire una routine con una serie di esercizi propedeutici che vanno a rinforzare la muscolatura, preferibilmente consigliati da un fisioterapista sportivo;
- eseguire esercizi di stretching a fine partita per evitare contratture e problematiche muscolari;
- munirsi di scarpe adeguate e racchetta commisurata al livello di preparazione;
- non sottovalutare eventuali traumi e infiammazioni;
- evitare la “medicina fai da te” ma consultare tempestivamente personale qualificato.
Buon padel a tutti!!!!