Sono tanti i disagi che ci sta arrecando il COVID-19, ma uno su tutti sembra accomunare moltissimi italiani: il mal di schiena. Secondo una ricerca condotta da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica) durante i mesi più duri del lockdown addirittura un italiano su due avrebbe sofferto di dolore diffuso alla colonna vertebrale. Le cause? Il 44% del campione ha ricondotto questo malessere sia all’attività fisica “fai-da-te” che all’eccessiva sedentarietà del periodo di quarantena, seguite da posture sbagliate assunte durante i momenti di relax sul divano (34%) e dallo smart working (21%). A lamentarsi sono soprattutto i più giovani che per porvi rimedio si affiderebbero nel 42% dei casi ai farmaci di automedicazione.
Difficile pensare nel breve ad un miglioramento delle patologie a carico della nostra schiena già malconcia e tediata da stili di vita scorretti. Cervicalgia, dorsalgia e lombalgia, continueranno a tormentarci e probabilmente ad acuirsi ulteriormente a causa della reiterata vita sedentaria che stiamo conducendo. D’altronde il DPCM dell’8 ottobre, proroga lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 con la raccomandazione di stare il più possibile isolati con i propri conviventi e incentivando chi può a lavorare da casa. A tal proposito sono tante le aziende che stanno implementando e incrementando soluzioni di smart-working, che, se da una parte, hanno un risvolto più che positivo limitando gli spostamenti, dall’altra possono rivelarsi alquanto deleterie nella nostra vita quotidiana.
Non ci resta allora che affidarci ai consigli e nei casi più gravi alle mani di esperti del settore come il dottor Paolo Perniciano, fisioterapista specializzato in Osteopatia del Centro Fisioterapia Roma che ci fornisce qualche consiglio per prevenire il problema.
- Predisporre accuratamente la postazione di lavoro
Innanzitutto bisognerà individuare il piano di appoggio ideale perché generalmente i tavoli di arredo che abbiamo in casa sono più alti di una scrivania e non adeguati alla seduta. L’ideale è procurarsi una poltrona da ufficio ergonomica con braccioli, altezza e inclinazione regolabile in grado di sostenere adeguatamente la zona dorso-lombare del lavoratore.
- Prestare attenzione alla postura
Braccia e gambe dovrebbero formare un angolo di 90 gradi con i piedi ben appoggiati al pavimento e posti in parallelo. Soprattutto per chi passa molto tempo davanti al pc, è importante evitare eccessivi e prolungati piegamenti del capo in avanti, che sovraccaricano la colonna distorcendo la normale curva fisiologica del corpo. Evitare, inoltre di stare con gambe incrociate o accavallate. Il prolungato accavallamento degli arti inferiori tende a chiudere il flusso sanguigno e a sovraccaricare il nervo sciatico.
- Osservare delle pause
Fare dei break ogni 30 minuti per almeno 5 minuti con brevi passeggiate. Cercare, quando possibile di lavorare in movimento. Una buona occasione può essere quando si sta effettuando una conversazione telefonica.
- Praticare quotidiano esercizio fisico
L’esercizio fisico è sempre una buona pratica, ma difficile da eseguire in questo momento con centri fitness e piscine chiuse. Utile, quindi, imporsi una mezz’ora di attività leggera cercando di mettersi davanti ad uno specchio in modo da potersi autocorregger
E se nonostante le accortezze e qualche rimedio casalingo il dolore non passa, sempre meglio parlarne con uno specialista che sarà in grado di individuare la causa del malessere e il percorso terapeutico più adeguato. Ricordiamoci infatti che la medicina fai da te, le consultazioni del “dottor Google” o l’assunzione di farmaci e integratori non prescritti possono nuocere alla nostra salute anziché risolverci il problema.