La scienza medica internazionale ha scoperto solo da alcuni anni i numerosi pregi delle onde elettromagnetiche a bassa intensità; tuttavia in un mondo in rapida evoluzione come quello contemporaneo, in cui gli scienziati possono condividere in tempo reale le loro informazioni e ricerche grazie ad internet, le potenzialità mediche di queste onde sono state analizzate rapidamente ma al tempo stesso accuratamente. Il risultato di queste analisi è stata la creazione di macchinari di alta qualità e sicurezza grazie ai quali è possibile curarsi con la Bemer terapia.
Ma cos’è esattamente la Bemer terapia?
La Bemer terapia utilizza delle particolari onde elettromagnetiche il cui scopo è di stimolare la microcircolazione sanguigna. Come alcuni di voi sapranno, un miglioramento della vascolarizzazione nella rete capillare può apportare numerosi vantaggi nel campo medico e riabilitativo.
Il nome BEMER deriva dall’azienda del Lichtenstein in cui è nata l’ononima terapia. Si tratta di un acronimo che sta per Bio Electro Magnetic Energy Regulation: Regolazione di energia bio elettro magnetica, ed in effetti la terapia si basa su un dei segnali trasmessi tramite un campo elettromagnetico.
L’obiettivo dei segnali è di raggiungere il sistema microcircolatorio, formato da una miriade di minuscoli vasi sanguigni, all’interno del quale si sprigiona l’efficacia della Bemer terapia. Quando questi vasi sanguigni sono in perfetta efficienza il corpo umano è di solito in ottima forma, ma è sufficiente che i movimenti nei microvasi sanguigni siano rallentati ed ecco comparire problematiche come l’artrosi, l’osteoporosi, gli edemi e molte altre. Chiaramente queste patologie possono dipendere da molti altri fattori, è però indubbio che un sistema microcircolatorio in cattive condizioni non possa che peggiorare delle situazioni pregresse e favorire il manifestarsi di nuove malattie.
La Bemer terapia agisce proprio su questi microvasi, stimolandoli con i segnali elettromagnetici e riattivandoli. Il risultato è una micro vascolarizzazione di migliore qualità, che porta ad una notevole accelerazione del processo di guarigione da molte patologie.
Le patologie affrontabili con la Bemer terapia sono numerosissime, eccone alcune:
• Ritardo di consolidazione fratture
• Poliartralgie (dolori articolari diffusi)
• Artrosi (rallentamento del processo artrosico)
• Osteoporosi
• Lesioni muscolari
• Edemi e versamenti
• Condropatie (sofferenza cartilagine)
• Patologie di origine reumatologica
• Lesioni cutanee (ferite e piaghe da decubito)
• Miglioramento prestazioni sportive
Prendiamo per esempio l’artrosi: questa malattia degenerativa delle articolazioni è terribilmente comune, colpisce infatti ben il 50% delle persone sopra i 60. Si tratta quindi di una problematica che statisticamente riguarderà, prima o poi, o noi od il nostro partner.
La Bemer terapia interviene nello stimolare il ripristino dell’ approvvigionamento necessario alle cellule dei tessuti colpiti dall’artrosi, diminuendo quindi la sensazione di dolore. Ovviamente la maggiore o minore efficacia della terapia dipenderà molto dalla risposta fisiologica del paziente, che sarà ovviamente diversa da una persona all’altra.
Per quanto concerne il mal di schiena, altro problema che colpisce praticamente tutti gli italiani,
la terapia Bemer può risultare efficace in quanto la sua azione di stimolazione delle arteriole pre-capillari e alle venule post-capillari provoca un aumento della vasomozione. Grazie ad essa i farmaci assunti per diminuire i dolori alla schiena raggiungono più rapidamente le zone del corpo in cui devono agire, poiché i capillari sono più irrorati. Al tempo stesso le cellule guadagnano un maggiore approvvigionamento delle sostanze nutritive ed una più rapida eliminazione dei prodotti di scarto dei processi metabolici.
La Bemer terapia è davvero efficace?
Sebbene le terapia elettromagnetiche vengano proposte da diverse case mediche, la Bemer terapia è considerata una delle più affidabili ed efficaci. Prova ne è la presenza di numerosi testimonial sportivi che negli ultimi vent’anni hanno utilizzato la Bemer per i loro percorsi riabilitativi. Un celeberrimo campione del tennis come Boris Becker ha utilizzato la Bemer per molti anni, traendone numerosi vantaggi. Ma anche la bravissima (e bellissima) campionessa di sci Tina Weiraither ha testimoniato l’efficacia della Bemer terapia, così come un altro grande campione di sci, Marc Girardelli, ed un grande atleta di mountain bike: il già campione del mondo Thomas Frischknecht.
Tennis, sci, ciclismo… come vedete la Bemer terapia può essere utilizzata per assistere atleti di qualsiasi disciplina. E se questo macchinario viene usato con fiducia dai più grandi campioni internazionali dello sport, donne e uomini che sfruttano il corpo in modo intensissimo, sicuramente risulterà utile anche per noi: persone normali che desiderano solo recuperare in modo rapido e completo da un piccolo incidente sportivo o lavorativo.
La terapia Bemer non va ovviamente intesa come unico metodo di cure, bensì come trattamento complementare che va a coadiuvare la terapia tradizionale. Il risultato è un’azione sinergica che moltiplica l’efficacia delle normali terapie, portando a miglioramenti maggiori in tempi più brevi rispetto ad una cura effettuata esclusivamente con le classiche metodologie mediche.