Fra le problematiche degli occhi il calazio è una delle meno conosciute ma può provocare notevoli fastidi. In questo articolo scopriremo da cosa è causato e come contrastarlo con efficacia.
Cos’è il calazio?
Trattasi di una cisti (detta anche “lipogranuloma”) che colpisce la palpebra. Solitamente è provocata da un’infiammazione cronica alle ghiandole deputate alla produzione di una componente importante delle lacrime, quella lipidica. Quando queste ghiandole, dette del Meibomio, si infiammano, possono provocare eritemi, gonfiori e un dolore notevole alla palpebra. Nei casi più gravi l’infiammazione causa astigmatismo a causa della nociva pressione sulla cornea.
Il calazio può interessare la superficie cutanea (prendendo il nome di calazio sovratarsale), oppure la parte posteriore della palpebra (in questo caso prende il nome di calazio sottotarsale).
Cosa provoca il calazio?
In molti casi il calazio è causato da motivi genetici ed ereditari ma anche da problemi legati all’alimentazione, oltre che da patologie dell’intestino. Come sappiamo, le problematiche della mente possono influenzare anche la salute del corpo; ciò è vero anche nel caso del calazio, che si presenta spesso nelle persone che soffrono di ansia o depressione.
Chi vive in ambienti caratterizzati da scarsa igiene rischia decisamente di soffrire di calazio. Anche i bambini (pure quelli seguiti con cura dai propri genitori) possono soffrire di questa patologia, in quanto un comportamento tipico dell’infanzia è quello di mettere le mani in mezzo a terra, terriccio e polvere, per poi (qualche tempo dopo) sfregarsi gli occhi, infettandoli.
Eziologia del calazio
Uno dei metodi più semplici per comprendere se si soffre di calazio è ovviamente… guardarsi allo specchio! Nell’immagine pubblicata all’inizio dell’articolo si può constatare come il rigonfiamento del calazio sia davvero inconfondibile. Nel caso in cui il calazio non sia così vistoso, noterete comunque un dolore continuo alla palpebra ed una fastidiosa sensazione di pressione sulla stessa.
Tuttavia, per essere davvero sicuri di soffrire di un calazio, dovrete rivolgersi ad un oculista, il quale probabilmente prescriverà un esame istologico. L’esame sarà necessario in quanto il rigonfiamento nella zona della palpebra potrebbe essere provocato anche da altre patologie, quali il carcinoma sebaceo, quello basocellulare, od addirittura il linfoma.
Una patologia che viene scambiata spesso per il calazio è l’orzaiolo, un’infiammazione della ghiandola sebacea che può causare maggiori problemi del calazio in quanto è molto infettivo.
Le migliori cure per il calazio
Le cure fondamentali per il calazio si dividono in due: terapia medica e terapia chirurgica.
La terapia medica si basa sull’applicazioni di particolari pomate contenente steroidi ed antibiotici.
Il bordo della palpebra deve essere pulito per mantenere liberi i dotti delle ghiandole, e se la cute è arrossata e calda non bisogna fare impacchi caldo-umidi.
La terapia chirurgica consiste in un’incisione seguita da un raschiamento (courettage). In genere per evitare cicatrici si interviene dall’interno della palpebra. Meno spesso si procede dall’esterno mettendo, poi, dei punti. L’intervento viene eseguito in anestesia locale e in regime ambulatoriale, ad eccezione dei bambini, che devono di essere sedati.
Cura – rimedi naturali
Il calazio può essere curato in modo efficace con i rimedi naturali; eccone cinque efficaci ed economici:
1. In generale uno dei rimedi principali è il calore. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano.
2. Fra i rimedi naturali per curare questo fastidio troviamo anche il cavolo. Basta bollire in una pentola le foglie dell’ortaggio e schiacciarle fino a creare una crema da spalmare sul calazio. In questo caso è ottimo anche il succo del cavolo, da applicare usando una garza sterile oppure dell’ovatta.
3. Un aiuto arriva anche dal bicarbonato di sodio (uno fra i più potenti rimedi naturali) mescolato con un litro d’acqua bollente e olio essenziale di ginepro.
4. Per calmare il gonfiore e ridurre l’infiammazione si possono provare anche gli impacchi con infuso di camomilla.oppure con olio essenziale di ginepro, di fiordaliso, calendola o sambuco.
5. Alimentazione: a volte una dieta equilibrata può essere sufficiente ad evitare delle problematiche antipatiche come il calazio. Consigliamo di consumare molta frutta fresca e verdura, meglio se cruda. Anche assumere molta acqua (almeno un paio di litri al giorno) può portare dei benefici. Meglio poi evitare di mangiare troppi dolci, cibi grassi, pietanze fritte ed insaccati vari. Non è certo facile rinunciare a queste leccornie, ma consolatevi: una dieta di questo genere non solo vi farà evitare questa patologia ma vi metterà anche in forma per la ansiogena prova costume dell’estate ormai prossima!