Cos’è la contrattura muscolare?
Chi di noi pratica degli sport ne ha sicuramente sentito parlare (e spesso l’ha provata sulla propria pelle). Fra le contratture muscolari, una delle più frequenti e antipatiche è sicuramente quella al polpaccio, un muscolo della gamba che è sollecitato in quasi tutti i movimenti. Fortunatamente questo trauma può essere combattuto con degli esercizi ad hoc, che se seguiti con attenzione potranno evitare il ripetersi di dolori fastidiosi ed invalidanti.
Cos’è esattamente la contrattura muscolare
Per contrattura muscolare, o ipertonia, si intende una contrazione involontaria, continua e particolarmente dolorosa, che interessa un (o più di uno) muscolo scheletrico. Nel momento in cui il muscolo è contratto, esso si presenta al tatto molto rigido, come se sottoposto ad un grande sforzo fisico.
In realtà la contrattura è una sorta di difesa naturale del nostro corpo: essa compare se il tessuto muscolare viene sollecitato in modo eccessivo. L’eccessivo carico innesca un meccanismo di difesa che porta il muscolo a contrarsi. Fra tutte le lesioni muscolari, fortunatamente la contrattura è la meno grave: essa infatti non provoca alcuna lesione alle fibre. Normalmente la contrattura passa dopo circa 5 minuti, anche se il muscolo può rimanere indolenzito per alcune ore. Nei casi più gravi la guarigione completa avverrà solo dopo qualche giorno e nel frattempo si sentiranno comunque dei dolori più o meno gravi, che causeranno una certa difficoltà nell’appoggiare al suolo in modo conveniente l’arto interessato.
Cosa provoca la contrattura muscolare al polpaccio?
Nella stragrande maggioranza dei casi, la contrattura al polpaccio è causata da uno sforzo troppo intenso o da un movimento scorretto. Incide molto anche il mancato (o insufficiente) riscaldamento prima di un’attività fisica che si prevede intensa. Altre possibili cause sono l’aver effettuato un esercizio fisico superiore alle proprie possibilità (ad esempio una camminata di 4 ore quando normalmente si cammina solo mezz’ora alla settimana), oppure l’aver tenuto a lungo una postura scorretta, alla quale è seguito un movimento brusco (banalmente: attendere per mezz’ora con le gambe incrociate l’arrivo del treno, per poi correre di scatto a prendere il sedile migliore). Ovviamente gli sportivi professionisti più interessati a tale trauma sono coloro che sforzano le gambe in modo molto intenso; si pensi quindi ai calciatori, i corridori, i ciclisti, i pattinatori: ognuno di costoro ha conosciuto sulla propria pelle il dolore intenso causato da una contrattura del polpaccio.
Va sottolineato che, pur essendo una lesione lieve, la contrattura del polpaccio non deve essere sottovalutata, perché essa può evolvere in uno stiramento e (nei casi più estremi) addirittura in uno strappo muscolare. Possiamo quindi considerare la contrattura una sorta di “cartellino giallo” che il nostro corpo ci invia per avvertirci che dobbiamo muoverci con più cautela, per evitare un’eventuale “espulsione” dal campo di gioco (ossia dal praticare il nostro sport preferito per una settimana o due).
Le cure per la contrattura al polpaccio
Curare la contrattura al polpaccio non è molto diverso che curare quella di altre parti del corpo.
Non appena si verifica il trauma, è fondamentale interrompere l’attività che ha causato il trauma stesso: se stavate giocando la classica partita a calcetto fra amici, potrete approfittarne per riposarvi in panchina e magari telefonare alla vostra compagna, che come al solito vi sta attendendo a casa…
Se invece la contrattura avviene durante un evento sportivo professionale (ad esempio una gara ciclistica o podistica) anche se a malincuore bisognerà abbandonare l’evento: la contrattura renderebbe comunque impossibile il proseguimento della gara, ed anche una eventuale vittoria.
Nel caso in cui la contrattura non sia un evento occasionale, ma si presenti con una certa frequenza (ad esempio più volte a settimana), sarà necessario contattare il proprio medico curante. Probabilmente lo specialista prescriverà dei farmaci antinfiammatori e miorilassanti, con l’obiettivo di ridurre rapidamente l’ipertono, facendo così far tornare il muscolo alla sua normale funzionalità.
Se desiderate rendere più rapida la vostra guarigione, è consigliato rivolgersi a dei fisioterapisti esperti, i quali potranno assistervi con degli esercizi mirati ad un recupero veloce ma soprattutto completo. In alcuni casi si potrà associare alla fisioterapia anche delle sedute di elettrostimolazione.
Non vanno dimenticati la ginnastica dolce ed i massaggi decontratturanti.
Esistono delle cure naturali per la contrattura al polpaccio?
Se pensate che la natura può assistervi nella guarigione, concentratevi su una dieta ricca di zenzero e curcuma; tali sostanza sono infatti note in molte culture per la loro utile azione antinfiammatoria. Se preferite agire direttamente sulla parte lesa, vi consigliamo di recarvi alle terme più vicine alla vostra città, dove un impacco di fanghi potrà apportare grandi benefici. Se le terme sono troppo lontane, potrete sostituirle con un impacco di aloe vera oppure con un massaggio utilizzando un gel a base di arnica, anch’esso di grande valore antinfiammatorio.
La contrattura al polpaccio può essere affrontata in vari modi, ma non va mai dimenticato che il primo passo per superarla è di ottenere l’opinione di un esperto in materia: il medico o il fisioterapista conosce meglio di chiunque altro la terapia adatta alla vostra situazione. Ogni contrattura è diversa dall’altra: età, stile di vita, condizione fisica e caratteristiche dell’ambiente circostante rendono la vostra contrattura davvero “unica”, ed unico dovrà quindi essere l’approccio della cura che vi rimetterà rapidamente in forma!